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Buona madre, cattiva madre: liberiamoci da queste terminologie

Buona madre, cattiva madre: termini assoluti, indiscutibili, non soggetti a sfumature. Eppure se ne sente abusare. Ma si tratta di definizioni che non giovano a nessuno!

Vediamo come mai queste espressioni circolano così tanto e come possiamo contribuire tutti a cambiare le cose e a formulare giudizi meno monolitici sulle persone.

Donne e madri, da sempre solo buone o cattive

Storicamente, le donne sono sempre state soggette a categorizzazioni più incisive e totalizzanti rispetto agli uomini. Per secoli sono state rappresentate e percepite principalmente in funzione di due modelli antitetici.

Il primo è quello ispirato alla Vergine Maria, madre amorevole di tutti gli uomini e detentrice della Virtù. Il secondo è quello, opposto, della cortigiana (in senso dispregiativo), donna caduta e peccatrice.

Nelle società patriarcali del passato c’è sempre stato poco spazio per ruoli femminili intermedi. Nonostante oggi la situazione si sia notevolmente evoluta, troviamo ancora forti retaggi di questo modo di pensare le donne volto a semplificarle, a racchiuderle in aggettivi che assolvono o condannano a tutto tondo.

Per le madri questo è ancora più vero. Lo è soprattutto in Paesi dove il ruolo è visto con particolare sacralità, e dove la sproporzione nella cura della prole pende ancora decisamente verso le femmine.

Buone, cattive o persone?

Le donne stesse hanno interiorizzato questo modo di pensare, e molto spesso sono le prime a servirsi della terminologia incriminata. La applicano a se stesse o ad altre donne, pur quando è noto che gli sforzi di crescere un figlio sono innumerevoli, e che non è possibile essere sempre perfette.

Quando si hanno figli si vuole quindi essere (ed essere viste come) a tutti i costi un’ottima madre, in termini assoluti. Basta poco (una disattenzione, una dimenticanza) per suscitare il timore di essere una cattiva madre. Si tratta però di definizioni molto ingannevoli.

Da un lato, infatti, anche chi sulla carta appare come una genitrice perfetta potrebbe in realtà celare inconsapevolmente comportamenti disfunzionali nella relazione con i figli.

Analogamente, dall’altro lato, donne fuori dal coro o che crescono i figli in maniera che a noi appare diversa o inusuale potrebbero rivelarsi delle ottime educatrici, in grado di tirare su individui sereni e funzionali. Non fermiamoci quindi alle apparenze e diffidiamo sempre delle definizioni troppo facili.

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