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Fascia porta bebè e benefici sul rapporto con la mamma

La fascia porta-bebè è un metodo di trasporto del neonato che fa sempre molto parlare di sé, dando adito all’esistenza di varie scuole di pensiero: sostenitori entusiasti e scettici tiepidamente possibilisti. Proprio come in tutte le migliori innovazioni, insomma!

Già, perché secondo noi si tratta decisamente di uno strumento dai mille vantaggi per mamme, papà e cuccioli umani.

Non è solo questione di intrinseca comodità, dovuta all’assenza di un accessorio ingombrante quale il passeggino, e alle mani che rimangono libere: si tratta altresì della costruzione del rapporto tra la madre e il proprio piccolo. La relazione ne esce fortificata, ancora più indissolubilmente.

La fascia come coadiuvante nel rapporto mamma-neonato

La fascia o la guaina porta bebè permettono una prossimità fisica senza pari.

Dopo nove mesi di gravidanza e di vita nel pancione, da qualche parte nel cervello di mamma e figlio si viene a creare un senso di rottura, di strappo; la fascia consente facilmente di ripristinare quell’unità perduta, aumentando esponenzialmente il benessere inconscio (e anche conscio, per la mamma) delle due parti.

La madre può godere degli odori del piccolo, del calore del suo corpicino, e la sua tranquillità aumenta poiché non deve mai perderlo di vista.

Il piccolo, dal canto suo, si abitua al corpo materno anche dall’esterno e si sente rassicurato. Sensazioni olfattive, tattili, di movimento ed uditive… l’aderenza facilita l’assimilazione degli stimoli e tra le due parti si viene a creare un’armonia altrimenti difficilmente riproducibile.

I benefici

Ambo le parti migliorano la conoscenza reciproca nella maniera più naturale possibile.

In aggiunta, una tale vicinanza stimola la produzione di ossitocina, l’ormone del piacere degli abbracci e delle coccole, che rende ancora più unici e personali i momenti insieme.

Soprattutto per le mamme che non possono allattare, e che sono dunque private del momento più intimo e naturale con il proprio figlio, la fascia regala episodi di comunione molto speciali.

A differenza del normale tenere in braccio il proprio figlio, infatti, l’averlo in fascia mentre si svolgono altri compiti o semplicemente mentre si va in giro, garantisce la spontaneità a tutto tondo di entrambi i soggetti, che si abituano a viversi e a condividersi in ogni situazione.

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