Loading...

Voglio accogliere bimbi in affidamento: come fare (Prima parte)

Accogliere un bambino in affido è una decisione importante che fa onore a un adulto.

È una scelta di amore incondizionato, apertura e responsabilità. Ma come si fa concretamente a diventare una famiglia affidataria?

Scoprilo in questa guida divisa in due parti.

L’affido non è adozione

Innanzitutto dobbiamo definire l’affido, soprattutto nelle differenze con l’adozione. Spesso si fa confusione tra i due termini, invece si tratta di due formule ben precise e diverse l’una dall’altra. Se ospiti un bambino in affido, non ne diventi genitore adottivo, bensì affidatario.

I genitori naturali del bambino rimangono aggiornati sul processo e volendo possono comunicare con il piccolo e trascorrere periodicamente del tempo con lui. Si tratta comunque di famiglie che sono state valutate non idonee per la sana crescita di un bambino (perché violente, o con problemi di tossicodipendenza, gravi difficoltà economiche, malattie gravi… i motivi possono essere diversi), e qui entri in gioco tu.

Diventi dunque responsabile del bambino per quanto riguarda il suo mantenimento, la sua educazione, la sua istruzione, i suoi bisogni primari e secondari. Starà a te prendere decisioni per il suo benessere, in accordo con le sue attitudini e la sua personalità.

Sarai la sua figura primaria adulta di riferimento. Possono diventare affidatarie di un bambino le persone sposate, in regime di coppia di fatto o ancora chi è single. La presenza di altri figli non pregiudica il successo della domanda.

Tipi di affidamento

In Italia l’affido può variare nella durata, ma non supera mai i 24 mesi. A meno che non subentrino ordinanze speciali del Tribunale dei Minori, che stabilisce che il rapporto del bambino con i genitori affidatari è amorevole e consolidato e che la famiglia di origine non è ancora idonea al ritorno del piccolo.

Solo in questo caso il periodo si prolungherà, ma sono casi eccezionali. Ancora più rari sono quelli in cui l’affido si trasforma in adozione. Di solito invece i termini per l’affido sono:

  • Lungo (quello appena citato di 2 anni);
  • Medio: fino a 18 mesi;
  • Breve: alcuni mesi, in genere 6 o poco più;
  • Parziale. Questa è una formula speciale in cui il bambino non vive tutto il tempo insieme a te. Leggi la seconda parte dell’articolo per conoscerla, e per continuare a scoprire come diventare affidatario.

Articoli che ci piacciono:

Loading...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

© 2024 - Mammaperfetta.it è parte della rete Qonnetwork, i cui contenuti sono di proprietà esclusiva di Qonnecta srl - P.I. 08021571214 | Note Legali

Licenza Creative Commons