I ragazzi affermano all’unisono che oramai Facebook è superato e il social network delle nuove generazioni è senza dubbio Instagram, uno spazio dove creare un profilo e condividere foto e video correlati da hashtag.
Questo social è divertente, offre spunti interessanti e riesce a far esprimere una profonda creatività, ma non solo; è uno dei primi canali comunicativi, immediato e rapido dove i giovani seguono gli amici e i personaggi famosi.
Anche per questo social si pone la questione dei ragazzi e dei bambini che posseggono lo smartphone fin da un’età giovanissima e hanno fretta di integrarsi nel mondo social, per cui vogliono fin da subito il loro personale account.
Il mondo del web nasconde molti pericoli e rischi più o meno nascosti: vediamo cosa affermano i regolamenti e i pareri di esperti riguardo il momento giusto per gettare i nostri bambini nel cosmo di Instagram.
Cosa dice la legge
A pronunciarsi è il GDPR che regolamenta il trattamento dei dati personali e il diritto alla privacy stabilendo che gli stati membri dell’Unione Europea possono stabilire un’età per l’adesione ai servizi comunicativi.
In Italia l’età minima per registrare un account sul social Instagram è 13 anni: prima di questa età i ragazzi non possono iscriversi a meno che il loro profilo non sia gestito da un genitore o da un tutore.
Sappiamo bene che i ragazzini sono molto scaltri, ma fortunatamente se il minore di 14 anni si dovesse iscrivere deve fornire i recapiti dei genitori che a loro volta devono dare il consenso per il trattamento dei dati personali.
Alcuni consigli
Psicologi, sociologi e insegnanti manifestano spesso la loro preoccupazione su quanto i social stiano cambiando il modo di vivere dei giovanissimi con il rischio di un vero e proprio isolamento.
In più Instagram diffonde foto e video personali in ogni angolo del mondo con rischio di contatti pericolosi e adescamenti, fino al rischio altissimo di atti di pedofilia, minacce e violenza tramite la chat.
Il consiglio è quello di parlare con i ragazzi e informarli sui rischi e sulla necessità di riferire al genitore qualsiasi strana avvisaglia, di impostare il profilo in modalità privata e di non diffondere contenuti intimi.