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Bisogno di attenzione nei bambini: come gestirlo

Per esistere come individuo, l’essere umano ha bisogno di essere guardato, pensato, riconosciuto ed accolto. Se l’essere considerati di valore dai propri simili è importante per gli adulti, per un bambino diviene essenziale.

Egli, infatti, sta ancora sviluppando una sua personalità e conosce una sola metodologia per esprimere quello che è a tutti gli effetti un bisogno: piangere, urlare e/o arrabbiarsi.

Nella vita reale, di tutti i giorni, non è sempre facile rispondere adeguatamente a questo bisogno fisiologico del bambino, perché spesso viene fuori in un modo socialmente non accettabile.

Ma è importante comprendere che fare dei capricci per attirare l’attenzione di mamma è papà non equivale ad essere un bambino capriccioso, le etichette incastrano i piccoli e modificano i loro comportamenti.

Come gestire il bisogno di attenzione

Come abbiamo detto, spesso questo bisogno viene fuori in modo inopportuno. Le possibilità che si aprono nel più normale degli scenari sono tre:

  • Ignorare i capricci del piccolo;
  • Rispondere alla sua rabbia con altrettanta rabbia;
  • Ascoltare il suo bisogno con attenzione e rispondere con quanta più dolcezza possibile.

Naturalmente l’approccio ideale è il numero 3. Ignorarlo, infatti, è dannoso poiché va proprio contro il bisogno che il bambino tenta di comunicare, cioè la necessità di essere visto ed ascoltato.

Anche l’uso della rabbia è assolutamente da evitare: verrebbe minata la sua autostima e la sua capacità di autocontrollo.

Instaurare un buon dialogo, fatto di ascolto efficace (fatto, cioè, non solo con le orecchie, ma con il cuore, con partecipazione) è il modo migliore per infondere nel piccolo la certezza di non essere abbandonato.

Anche porre l’attenzione sulle sue qualità durante una crisi, focalizzando il suo e il nostro interesse su qualcosa in cui è molto bravo, è un modo per rassicurarlo e mostragli di essere accettato e valorizzato.

Ai bambini non piace “fare i capricci”, perciò è utile indirizzare la loro energia verso qualcosa di utile: magari facendoci aiutare in una faccenda domestica.

I bambini più grandi possono anche essere messi davanti alle conseguenze del loro comportamento, spiegando loro cosa sta accadendo e cosa potrebbe succedere se decidono di mantenere quel comportamento inopportuno.

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