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Gestosi in gravidanza: prevenzione, manifestazione e cura

gestosiLa gestosi (o più comunemente e scientificamente preeclampsia) è una patologia che colpisce tra il 5 e l’8% delle donne in dolce attesa. In caso di preeclampsia si riscontrano nella gestante pressione alta e aumento di proteine nelle urine, con una serie di conseguenti problematiche che rendono questa patologia una delle più preoccupanti per ginecologi e futuri genitori.

La manifestazione della gestosi

La gestosi ha una duplice epifania:

  • la pressione supera i 140mm/hg nella massima
  • il livello di proteine nelle urine aumenta oltre i livelli di guardia

Altri sintomi tipici della gestosi sono:

  • mal di testa ricorrente, dovuto alla pressione alta
  • fotosensibilità, ovvero fastidio causato dalla luce troppo forte
  • dolori addominali frequenti

La prevenzione

Non c’è purtroppo la possibilità di prevenire la gestosi, dato che sono ancora ignote le cause. Tuttavia sembra che alcune caratteristiche della gestante possano aumentare sensibilmente la possibilità che si sviluppi la gestosi:

  • età inferiore ai 20 anni o superiore ai 40 anni
  • presenza di gravidanza gemellare
  • pregressi problemi di pressione alta
  • obesità

Le gestanti che presentano una o più di queste condizioni sviluppano con maggiore frequenza la preeclampsia, motivo per il quale sono in genere soggette di maggiore attenzione da parte del medico curante e del ginecologo.

La cura per la gestosi

La gestosi non può essere curata se non inducendo il parto. Si tratta purtroppo di una condizione medica che non permette il ricorso a farmaci contro la pressione alta e quindi, nei casi più gravi e soprattutto se si è già vicine alla scadenza naturale del parto, si preferisce in genere operare in taglio cesareo.

Negli altri casi invece la gestante viene semplicemente tenuta sotto controllo dal ginecologo, per evitare che la preeclampsia si evolva in eclampsia con tutti i problemi che ne conseguono.

Nel caso in cui i sintomi di cui abbiamo parlato in apertura di articolo dovessero essere presenti, vi invitiamo a consultare con la massima urgenza il vostro medico curante e il vostro ginecologo, soprattutto se avete superato la 20esima settimana di gravidanza.

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