A volte, a causa di alcune problematiche o patologie, può essere necessario eseguire un intervento di salpingectomia, ma di che cosa si tratta e quali sono le conseguenze?
La salpingectomia è la rimozione di una o entrambe le tube di Falloppio. Quando interessa entrambe le tube, si parla di salpingectomia bilaterale.
Vediamo ora di capire meglio assieme come si effettua una salpingetomia e cosa comporta sul fisico della donna. Continua a leggere la nostra guida di oggi.
Che cos’è
La salpingectomia è un’ablazione chirurgica di una o di entrambe le tube di Falloppio, conosciute anche come tube uterine. È indicata in caso di un’infezione delle tube, come l’idrosalpinge che causa accumulo di siero o di piosalpinge (pus), o in caso di una gravidanza extrauterina che può causare la rottura della tuba con conseguente emorragia.
L’intervento può essere praticato in laparotomia, ovvero con apertura chirurgica dell’addome, o in endoscopia con l’introduzione degli strumenti attraverso piccolissime incisioni. In genere si opta per l’intervento in endoscopia che garantisce un recupero più rapido e minori conseguenze.
Il tipo di intervento però deve essere valutato e scelto a seconda dei casi. La degenza ospedaliera va dai 4 ai 7 giorni nel caso di laparotomia, mentre va dalle 24 alle 72 ore al massimo in caso di intervento per via endoscopica.
Generalmente e salvo complicanze, la donna è in grado di tornare a casa già al mattino dopo in caso di intervento chirurgico per via endoscopica. Entrambi gli interventi sono effettuati con paziente in anestesia generale.
Conseguenze
Se l’intervento riguarda un’unica tuba e l’altra resta funzionante e in sede, la salpingectomia non ha effetti significativi sulla fertilità della paziente. Un intervento bilaterale, invece, comporta sterilità definitiva e la donna può restare incinta solo con un intervento di fecondazione in vitro.
Per il resto non ci sono altre conseguenze sui livelli ormonali e sul ciclo mestruale della donna. Il ciclo mestruale, infatti, resta inalterato. Se viene rimossa una sola tuba, la donna non percepisce alcun cambiamento fisico e resta perfettamente fertile.
Una volta guarite le ferite, si recupera al 100% (salvo complicanze durante l’intervento) e nella maggior parte dei casi non si notano nemmeno le cicatrici.