Il raschiamento è una procedura che, sia nel caso in cui fosse volontaria, sia nel caso in cui fosse necessaria, lascia ferite non solo fisiche, ma anche e soprattutto emotive.
Al difficile stato con il quale deve fare i conti sia la gestante che la famiglia, si aggiungono dei dolori tipici post-raschiamento che possono rendere i primi giorni subito successivi alla procedura ancora più difficili da affrontare.
Vediamo insieme quali dolori sono da ritenersi normali successivamente al raschiamento e quali invece dovrebbero destare qualche preoccupazione e spingerci a rivolgerci al nostro ginecologo.
Dolori e crampi uterini
Nei primi 15–20 giorni successivi al raschiamento, con intensità però sempre decrescente, è più che normale avvertire crampi o dolori uterini, simili per tipologia ma non per intensità a quelli mestruali. Si tratta di una reazione più che normale del nostro corpo, dato che l’utero cercherà di espellere tutto il materiale che era stato accumulato durante la gravidanza.
I crampi in genere si protraggono per un paio di settimane, per poi tornare ad una situazione di assoluta normalità, con qualche dolore che può però ancora presentarsi anche a distanza di 20–25 giorni dal raschiamento.
Dolori al seno
I dolori al seno (che continuerà a rimanere turgido a causa degli ormoni della gravidanza) sono anch’essi piuttosto comuni. Prova ne è il fatto che, chiunque voglia sottoporsi a test di gravidanza entro i primi 10–15 giorni dal raschiamento, risulterà positiva.
Nel caso in cui la montata lattea però dovesse presentarsi, è il caso di rivolgersi alla struttura presso la quale è avvenuto il raschiamento per chiedere delucidazioni e magari sottoporsi a visita.
Il sanguinolento
I giorni successivi al raschiamento saranno giorni di perdite anche copiose, che continueranno per anche 7–10 giorni. Queste perdite possono essere accompagnate anche da dolori e crampi uterini, che anche in questo caso dovranno essere ritenuti normali. Siamo davanti purtroppo ad un’inevitabile “procedura biologica” tramite la quale il nostro corpo proverà a rimettersi in sesto.
Dolori addominali e febbre
Anche qualche dolore addominale e qualche decimo di febbre possono essere considerati più che normali. Si tratta della risultante dello stress fisico ed emotivo al quale veniamo sottoposte prima e durante il raschiamento.
La febbre però non dovrebbe mai superare i 38°, in quel caso è sempre meglio rivolgersi ad un medico.