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I pericoli dei social media nei piccoli: Facebook

Il termine “social media” è ormai entrato nel nostro comune linguaggio ed indica un nuovo modo di comunicare, informarsi, scambiarsi informazioni e contenuti, sia audio che video. Sono profondamente legati ad Internet, per loro stessa natura e permeano completamente l’esistenza di ciascuno di noi.

Se da una parte questi nuovi strumenti offrono una miriade di opportunità, è altrettanto vero che nascondono (nemmeno troppo velatamente) alcune pericolose insidie.

Nessuno è “al riparo” dagli effetti dannosi che un uso sbagliato o eccessivo dei social media può avere sulla persona, ma ci sono dei soggetti particolarmente vulnerabili che vanno protetti: i bambini.

Facebook

Facebook è uno dei primi, più conosciuti e utilizzati social medium del mondo. E’ nato per permettere alle persone di rintracciare e restare in contatto con amici, colleghi, vecchi compagni di scuola.

Oggi è un insieme di servizi ( blog, chat e molte altre cose). E’ di facile utilizzo e permette di usare la rete in modo facile e veloce. I pericoli cui i bambini vanno incontro quotidianamente che si celano dietro questo potente social, sono svariati

Primo tra tutti la condivisione e diffusione di informazioni ( foto, dati e varie informazioni personali ) che possono dare luogo a veri e propri furti di identità e adescamenti.

Non solo: i dati dei minori possono essere utilizzati per scopi commerciali, che si traduce in un costante bombardamento pubblicitario.

Conseguenze psicologiche e mentali

La dipendenza dal social media e da internet in generale è un pericolo concreto da non sottovalutare. I bambini, così come ragazzi e adulti, non riescono a fare a meno dei “mi piace”, misurando il loro valore come individui sul numero di like ricevuti…

Questo continuo banco di prova ha profonde conseguenze emotive e sociali: i bambini preferiscono monitorare il loro stato piuttosto che interagire con i compagni in carne ed ossa.

Incorrono in problemi di scarsa concentrazione (con conseguenti problemi scolastici) e di isolamento sociale. Bambini sempre più chiusi e isolati…

Ultimo insidioso pericolo: La distorsione della realtà. La vita reale, con i suoi contenuti e i suoi “abitanti”, viene percepita come sbagliata, al contrario della dimensione virtuale.

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