La dieta di un bambino deve essere ben equilibrata e non deve mancare nessun elemento.
Spesso sulle tavole vengono poste fettine di salame come stuzzichino da aperitivo, ma questi prodotti alimentari sono adatti ai bambini?
A che età un bambino può mangiare gli insaccati?
Cosa sono gli insaccati
Per insaccati si intendono quei prodotti alimentari che sono racchiusi in un involucro naturale (costituito da budella e viscere di origine animale) o da involucri artificiali (plastica o tela).
All’interno di questo involucro viene inserita la carne tritata insieme ad altri elementi e il tutto viene cotto prima o dopo essere messo in commercio.
Qual è la composizione degli insaccati
All’interno degli insaccati si possono trovare:
- Carne di qualsiasi animale (suino, bovino, cinghiale, asino, renna ecc.)
- Sale, utile per la conservazione del prodotto ma anche per valaorizzarne il sapore.
- Zucchero, che favorisce il processo di conservazione.
- Polvere di latte e caseinati di sodio e di potassio, per garantire una compatta omogeneità del prodotto.
- Additivi, quali acido ascorbico, nitrati e nitriti di sodio e di potassio, polifosfati e microrganismi.
- Droghe, cioè le sostanze aromatiche come pepe, zenzero, peperoncino, cannella, ghiodi di garofano, noce moscata, zafferano, salvia, basilico, origano, finocchio e alloro.
A che età iniziare
Fino al compiere dei tre anni è meglio abituare il bambino a prodotti semplici e con un basso contenuto di sale.
Dopo i tre anni, il bambino si dovrà abituare ad assaggiare un po’ di tutto, anche in vista della scuola materna.
Quindi potrebbe essere il momento adatto per iniziare ad assaggiare gli insaccati.
Solitamente ai bambini piacciono molto, in quanto sono molto saporiti, proprio per questa ragione bisogna limitarne la presenza sulle tavole.
E’ meglio non far diventare un’abitudine quotidiana mangiare questi prodotti, proprio per le sostanze in essi contenute e limitarne il consumo ad un paio di fettine a settimana.