I nostri bimbi si troveranno ad affrontare un mondo dove forse anche parlare due lingue non sarà più adeguato. Per questo motivo dovremmo cercare, senza ovviamente bruciare troppo le tappe e senza caricare di aspettative il nostro piccolo, di inserirlo in contesti dove sia possibile imparare l’inglese.
L’inglese è ormai lingua veicolare per tutti i settori: accademico, commerciale e interpersonale. Un bambino che già al liceo non ha un’ottima padronanza dell’inglese, si troverà sicuramente svantaggiato per la sua istruzione e per il suo futuro lavorativo rispetto invece a chi lo sa.
Ma a che età si può cominciare? C’è il rischio di farli cominciare troppo presto? Vediamolo insieme.
Prima si comincia, meglio è
In realtà il cervello dei bambini è una spugna in grado di apprendere praticamente di tutto, soprattutto durante la più tenera età. Questo si traduce nella possibilità dei bambini di crescere bilingue e anche trilingue. Il bambino può dunque cominciare in età davvero tenerissima a seguire qualche corso d’inglese o ad essere inserito in contesti dove sarà necessario per lui apprendere l’inglese:
- Se uno dei due genitori o qualcuno in famiglia è inglese o americano, si potrà benissimo consentire di avere comunicazione attraverso questo specifico canale linguistico;
- Se nella nostra città, o magari al nido dell’infanzia oppure a scuola sono presenti dei corsi facoltativi di inglese, iscriviamo senza remore il nostro piccolo;
- Se abbiamo la possibilità economica di pagare anche lezioni private, strutturate però per i bambini (occhio, i metodi sono completamente diversi), facciamolo pure.
Non vi è rischio di confusione delle lingue
Non vi è assolutamente rischio di confusione delle lingue. Si tratta di un vecchissimo luogo comune che non ha alcun tipo di base nella realtà. I bambini che vengono cresciuti come bilingue, infatti, tendono a parlare leggermente in ritardo, ma poi sviluppano una capacità completa a livello di madrelingua per entrambe le lingue alle quali vengono esposti. Si tratta dunque di una situazione che offre esclusivamente vantaggi per i nostri piccoli, per cui, se ne abbiamo la possibilità, sottoponiamoli tranquillamente a questo tipo di trattamento.
Ne avranno sicuramente da guadagnare e potranno concentrarsi, una volta che saranno più grandi, sull’apprendimento magari di una terza lingua.