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A quante settimane si partorisce?

dieta gravidanzaMoltissime future mamme si chiedono quando sarà il giorno del parto, purtroppo però il giorno del parto non è prevedibile anche se la maggior parte dei bambini arriva attorno alle 40 settimane di gravidanza.

La data è teorica e si calcola dal primo giorno dell’ultima mestruazione della donna. Il momento della nascita si può spostare persino di 4 o di 5 settimane. Quindi il termine per le gravidanze è tra le 37 settimane e le 42 settimane circa.

Il termine della gestazione

Le gravidanze che si protraggono oltre le 41 settimane vanno tenute sotto controllo con una cardiotocografia, quindi il tracciato per controllare il benessere del feto, e con una valutazione ecografica che si occupi di controllare la quantità di liquido amniotico.

Se il travaglio tarda ad arrivare, si può ricorrere all‘induzione con farmaci, come prostaglandine e ossitocina, oppure senza l’utilizzo di farmaci con amnioressi che causa la rottura delle membrane amniotiche.

In genere il travaglio viene indotto entro la quarantaduesima settimana perché se la gravidanza dovesse andare avanti per troppo tempo, potrebbe provocare sofferenza fetale e mortalità.

Il parto

Una volta che sarà iniziato il travaglio, l’ospedale si occuperà della madre e del feto. Ma cosa bisogna preparare durante l’attesa da portare in ospedale prima del parto? È importante portare con sé i documenti d’identità e la tessera sanitaria.

Le donne straniere di Paesi che fanno parte dell’Unione Europea devono portare anche la tessera TEAM/ENI. Le donne che provengono da Paesi Extracomunitari devono portare anche il codice STP (per Stranieri Temporaneamente Presenti) rilasciato dai servizi ISI.

Quando andare in ospedale per il parto?

Se le contrazioni sono regolari per intensità e anche per frequenza e durano per almeno due ore, è il momento di andare in ospedale. Anche se le acque si rompono e inizia a fuoriuscire liquido amniotico, bisogna andare in ospedale.

Se si notano delle perdite di sangue e nel caso in cui si comincino ad avere dubbi, consigliamo di andare in ospedale per scongiurare il pericolo di sofferenza fetale o i rischi per la madre. È fondamentale non sottovalutare mai i sintomi e i diversi messaggi che il corpo fornisce, soprattutto nel corso del periodo della gestazione.

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