Quando si pensa all’organizzazione dell’alimentazione dei propri figli si cerca di strutturare una dieta che sia sana e bilanciata.
Parlando di carne di maiale sorgono diversi dubbi: si può dare oppure no ai bambini? Può essere dannosa?
I pareri a riguardo sono divergenti e bisogna valutare bene le scelte alimentari, anche in base alle consulenze di specialisti.
Quando introdurre la carne di maiale
Di norma si consiglia l’introduzione della carne di maiale dopo l’anno, sotto forma di omogeneizzato preconfezionato o realizzato in casa, frullando qualche fetta di prosciutto cotto.
Consideriamo che il prodotto omogeneizzato acquistato nei supermercati è soggetto ad analisi scientifiche ed è realizzato per essere adatto all’alimentazione di un neonato.
Dopo i 15/18 mesi viene suggerita l’introduzione della fettina di lonza, che è la parte più magra del maiale.
Le indicazioni nutrizionali sono variabili da pediatra a pediatra, anche in base al bambino stesso e alla sua condizione di salute.
Per questa ragione è meglio chiedere consigli a chi segue da sempre il proprio bambino e che possa analizzare il caso nello specifico.
Attenzione al taglio di carne che si acquista
Il maiale è una carne molto particolare, perché in base al taglio che si decide di acquistare, la presenza di grassi cambia notevolmente.
Evitare di introdurre nella dieta di un bambino: braciole, salsiccie, cosciotti e zamponi e prediligere qualche fettina di prosciutto cotto e la lonza.
Le proprietà della carne di maiale
La carne di maiale è ricca di colesterolo e di acidi grassi prevalentemente saturi.
Quindi, per questa sua caratteristica è consigliabile consumarla con moderazione,al massimo una volta a settimana il prosciutto cotto e una volta ogni due o tre settimane la fettina di lonza.
La carne di maiale contiene comunque vitamine, fosforo, ferro e potassio molto utili all’organismo.