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Un aborto interno si verifica quando l’embrione, oppure il feto, non è più vivo, ma non viene espulso dall’utero.
Cerchiamo di capire quali sono i sintomi e i segni di un aborto interno.
Sintomi e diagnosi di aborto interno
L’aborto interno è un’interruzione di gravidanza del tutto spontanea, che può essere preceduta da alcune avvisaglie non sempre facili da individuare, questo anche perché il corpo non sempre mostra perdite e sintomi. Generalmente, più che accusare sintomi di aborto interno, la donna nota la scomparsa dei sintomi della gravidanza.
Il seno smette di gonfiarsi e la nausea si ferma, inoltre anche la pancia smette di crescere. La diagnosi di aborto interno si fa in visita ginecologica tramite ecografia che conferma l’assenza di battito e di conseguenza l’aborto.
Conseguenze psicologiche di un aborto interno
Le conseguenze psicologiche di un aborto sono molteplici dato che la donna si troverà a fare i conti con il lutto e con il fatto di aver scoperto di aver tenuto in grembo il feto anche quando ormai era senza vita.
Inoltre scoprire l’aborto in modo casuale nel corso di un normale controllo può essere un’esperienza molto traumatica. Superare il trauma richiede tempo e sostegno, e oltre ai cari e alla famiglia, possono essere necessari anche esperti e psicoterapeuti.
Terapia
Purtroppo l’unica terapia per l’aborto interno è il raschiamento, necessario per evitare infezioni e setticemia. Se l’interruzione avviene entro le prime 8 settimane, in genere si opta per una isterosuzione che va ad aspirare l’embrione con una cannula apposita.
Se l’aborto interno si verifica dall’ottava alla dodicesima settimana, si opera con lo svuotamento della cavità uterina o con il raschiamento in condizione di sedazione. L’intervento dura circa 15 minuti, si effettua in day hospital e la donna viene dimessa se non si presentano problemi.
Non dimenticare che la nostra guida ha solo scopo informativo e che, se hai bisogno di aiuto per superare il problema o per diagnosticare un aborto interno, dovrai rivolgerti al medico.
