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Al tribunale di Vicenza le mamme potranno lavorare da casa

tribunale-vicenzaGrande novità quella che sarà introdotta dal Tribunale di Vicenza, che permetterà alle mamme-giudice di conciliare finalmente lavoro, carriera e famiglia. Secondo quanto riportato dalle massime testate nazionali, infatti, per le mamme sarà possibile partecipare alle discussioni delle sentenze utilizzando quello che è il primo caso di tele-lavoro del settore pubblico, che forse in pochissimi si sarebbero aspettati poi per un ruolo importante come quello del giudice.

Il sistema Lynch, per essere a prova di hacker

Trattandosi di temi particolarmente scottanti viene ovviamente da chiedersi come facciano a difendere le videocomunicazioni dagli hacker, che potrebbero sicuramente avere interesse a diffondere quello che si discute tra giudici. Si è ricorso ad una piattaforma specializzata, che si chiama Lynch, e che permette ai giudici, in questo caso le mamme, di connettersi anche da remoto, senza alcun tipo di problema per quanto riguarda la loro posizione geografica: possono essere sia a casa sia nel loro ufficio.

L’idea sarebbe, di fondo, quella di permettere ai giudici di lavorare da casa nel caso in cui il bambino dovesse avere bisogno di assistenza: pensiamo al caso delle influenze e della malattia.

Non è un sistema che sostituirà la maternità

Al contrario di quello che si è detto sui giornali, non si tratterà in alcun modo di un sistema che andrà ad intaccare il diritto alla maternità. Il sistema sarà attivato per aiutare quelle mamme che infatti sono già tornate sul posto di lavoro e che dunque per assentarsi dall’ufficio avrebbero bisogno di un permesso o di consumare giorni di ferie.

L’unica regola? Nessuno dovrà essere nella stanza durante la seduta se non il giudice.

Un buon sistema, se accompagnato ad altri

Secondo il presidente del Tribunale di Vicenza Rizzo, il sistema dovrà essere integrato a breve dall’apertura di un asilo in una delle ali del tribunale, che permetterà dunque di aiutare anche quelle mamme con bambini ancora molto piccoli.

Si tratta di piccoli passi avanti, che avvicinano l’Italia a quei paesi dove essere mamma… è più facile.

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