L’allattamento è uno di quei momenti magici che si creano tra una madre ed un bambino. Quello al seno lo è ancora di più, perchè il sentimento di unione tra la madre ed il proprio bambino è ancora più forte.
In questo momento la donna sente, attraverso un abbraccio, la sensazione di fusione che per nove mesi l’ha accompagnata e rassicurata.
Anche per il bambino è un momento molto importante, non solo perchè si nutre ma perchè appaga anche il bisogno di amore e protezione.
In quel semplice gesto si racchiude psicologicamente la fusione di due corpi e dei sentimenti che li lega. Il momento dell’allattamento è un momento molto intimo e magico e dovrebbe essere vissuto come tale. Ho visto mamme allattare chiacchierando tranquillamente con le amiche, incuranti di spezzare l’incantesimo che si crea inevitabilmente in quel gesto.
Una delle domande che attanaglia le mamme nel periodo dell’allattamento e se farlo ad orario oppure no. Diverse sono le teorie, o più precisamente le dicerie, che riguardano questo argomento e tutte cercano di rispondere saggiamente a questa domanda.
Cerchiamo di vedere quali sono i pro ed i contro dell’allattamento a richiesta.
I vantaggi
Innanzitutto dobbiamo precisare che per allattamento a richiesta si intende l’attaccamento del bambino al seno tutte le volte che lo desidera. Il bambino potrà nutrirsi, quindi, in base alle proprie esigenze e non ad orari prestabiliti dalla madre, sia di giorno che di notte.
Se non proprio un vantaggio, uno dei motivi per cui si dovrebbe adottare questo metodo è per dare al bambino la possibilità di decidere quando è il momento giusto per essere allattato, quindi in base ai suoi reali bisogni.
Forzare il neonato ad assumere cibo ad intervalli regolari quando casomai avrebbe preferito allungare il tempo di riposo, potrebbe compromettere l’assunzione del latte da parte del bambino che, innervosito, non si nutrirebbe serenamente.
Gli svantaggi
Uno degli svantaggi che l’allattamento a richiesta comporta è che la madre deve assecondare per tutto il giorno e la notte le esigenze del bambino senza poter pianificare anche il suo riposo. Questo è una situazione molto stressante soprattutto se si ha un figlio molto vorace.
Dobbiamo dire anche che è molto difficile, nei primi mesi di età, capire se il bambino pianga per fame o per altri motivi, quindi attaccarlo al seno non sempre è la soluzione giusta per calmare un bambino agitato.
Uno dei rischio che l’allattamento a richiesta comporta è che il bambino potrebbe scambiare il seno della madre in un ciuccio e trovare in esso un modo per calmarsi ed addormentarsi senza avere la reale necessità di nutrirsi.