Che il latte materno sia il migliore e il più indicato nella crescita del neonato è detto e risaputo ma, quando le condizioni di salute non permettono questo, si ricorre all’allattamento artificiale. Consiste nel nutrire il bambino di un latte creato appositamente per sostituire quello materno nei primissimi mesi di vita.
Ma come viene allattato un bambino artificialmente? In che orari? Cerchiamo di risponde ad alcune delle domande più frequenti in merito all’allattamento artificiale.
Quale latte scegliere
Il latte artificiale è prodotto partendo dal latte vaccino e lavorato in modo da essere il più possibile simile al latte materno. Sono infatti studiate formule per controllare le proteine, il lattosio, le vitamine e i sali minerali che lo compongono. Diversi sono i prodotti in commercio, sia liquidi che in polvere. Nessuna differenza è rappresentata da queste due composizioni, il latte liquido è solamente più comodo da preparare mentre al latte in polvere, per avere la giusta consistenza, deve essere aggiunta dell’acqua bollita.
Nel caso specifico, il latte da adottare deve essere deciso dal pediatra attenendosi alle necessità del bambino. Può accadere che il latte non venga gradito dal neonato, in questo caso deve essere fatto presente al proprio medico che provvederà a sostituirlo. La numerazione del latte artificiale indica per quale età è indicato: “1” per i primissimi mesi, “2” da 6 a 12 mesi e “3” da 1 fino a 3 anni.
Quantità
La quantità di latte da dare al neonato dipende dalla sua età e dal suo peso. Sarà comunque il pediatra ad indicare, volta per volta, gli aumenti che devono essere apportati man mano che il bambino cresce. Inserire nel biberon maggiore quantitativo di polvere di latte, credendo di calmare il bambino nutrendolo di più, è un errore gravissimo perchè questo comportamento potrebbe nuocere alla salute di vostro figlio.
Il neonato deve crescere dai 150/200 g a settimana, se questo avviene vuol dire che si sta nutrendo bene e il quantitativo di latte è giusto, se invece cresce al disotto di questi valori, allora è bene avvisare il pediatra che modificherà il quantitativo giornaliero.
Frequenza dei pasti
A differenza dell’allattamento con latte materno, in quello artificiale il bambino viene nutrito ad intervalli piuttosto regolari distribuiti nell’arco della giornata. In genere si lasciano passare circa 3 ore nei primi mesi di vita per poi distanziare maggiormente le poppate man mano che passano i mesi.
I tempi, anche se regolati, possono subire una piccola variazione a seconda del caso. Anche in questa circostanza le indicazioni del pediatra sono da seguire rigorosamente.