Amniocentesi e villocentesi sono due procedure diagnostiche che hanno obiettivi molto simili, ma che presentano comunque differenze sostanziali.
E’ giusto chiedersi se sia il caso di ricorrere alla prima o alla seconda.
Analizziamo insieme i pro e i contro delle due procedure, per prendere una decisione informata anche insieme al nostro ginecologo.
Si tratta di una scelta non facile, soprattutto perché pro e contro tendono ad equivalersi, con le ultime ricerche che non sembrano in grado di dichiarare un vincitore.
A cosa servono?
Amniocentesi
L’amniocentesi è una tecnica utilizzata per diagnosticare eventuali problematiche cromosomiche e genetiche. La più frequente è la Sindrome di Down, anche se in caso di genitori a rischio genetista e ginecologo potrebbero indicare altri esami da effettuare.
Villocentesi
La villocentesi è molto simile all’amniocentesi. E’ una tecnica più moderna (che non vuol dire necessariamente più efficace) di diagnosi per le anomalie dei cromosomi, ed è in grado, come l’altra tecnica, di individuare problemi quali la Sindrome di Down e altri difetti di carattere genetico.
Le differenze tra le due sono minime, se non nella diagnosi di alcune anomalie specifiche che verranno comunque indicate dal vostro ginecologo. Per i casi più comuni entrambe le tecniche forniscono risultati diagnostici identici.
Tempistiche
Necessità di coltura per l’amniocentesi
I test che vengono condotti in seguito a amniocentesi necessitano una coltura delle cellule prelevate. Non siamo biologi e non ci interessa entrare nello specifico. Quello che ci interessa è che le tempistiche si allungano. A meno di ricorrere ad analisi più avanzate e più costose, è necessario aspettare circa 15 giorni per i risultati forniti da questo tipo di analisi.
La villocentesi è più immediata
Per ottenere i risultati della villocentesi è sufficiente aspettare una settimana. Si tratta di una settimana in meno rispetto all’amniocentesi, ed è sicuramente un vantaggio, soprattutto in caso di problematiche e diagnosi positive.
Dolore
Un piccolo pizzicotto per l’amniocentesi
L’amniocentesi viene effettuata inserendo un ago sottilissimo nell’addome, sotto controllo ecografico per verificare la posizione della ago stesso. Si tratta di una procedura che il grosso delle donne che vi si sottopongono definiscono come fastidiosa e non dolorosa.
Per la villocentesi un po’ di su e giù
I villi dai quali andremo a prelevare il materiale per le analisi sono semisolidi, e necessitano di una particolare inserzione addominale, fatta muovendo l’ago avanti e indietro. Anche in questo caro però il dolore è minimo e non ci sono grosse differenze tra le due procedure.
Quando possono essere effettuate
L’amniocentesi può essere fatta a partire dalla 16^ settimana
L’amniocentesi può essere fatta a partire dalla sedicesima settimana. Si tratta di uno stadio più avanzato della gravidanza, che potrebbe creare danni emotivi, psichici e fisici più importanti in caso di aborto.
L’amnios, che è quello che ci interessa nel caso avessimo scelto questa procedura, può essere prelevato solo a partire da questa data, anche se si stanno facendo avanti tecniche che permettono di eseguire la procedura sin dalla tredicesima settimana.
Per la villocentesi invece possiamo partire dalla 10^ settimana
La villocentesi può essere effettuata in netto anticipo rispetto all’altra procedura. Si tratta di 6 settimane di differenza, che permettono alla coppia di avere più tempo a disposizione per discutere la diagnosi nel caso in cui questa fosse negativa. Si tratta innegabilmente di un altro punto a favore della villocentesi.
Rischi di aborto spontaneo
I test sono discordanti e mostrano quadri completamente diversi. Per entrambe le procedure, facendo una media tra i risultati delle ultime ricerche mettono amniocentesi e villocentesi sulla stesso piano. Si parla di rischi, nel caso in cui la procedura fosse effettuata correttamente, tra lo 0.5 e l’1%.
Si tratta di rischi che potrebbero sembrare minimi, ma che vanno tenuti in debita considerazione. Entrambi i test devono essere effettuati solamente dai soggetti a rischio.
Costi
Entrambi i test sono coperti dal Sistema Sanitario Nazionale nel caso in cui la coppia sia a rischio anomalia cromosomica.
Nel caso in cui nessuno dei due genitori sia a rischio è necessario pagare di tasca propria. L’amniocentesi costa tra i 500 e i 700€, a seconda del centro che avrete scelto. Per la villocentesi invece si parte da 600€. La seconda procedura è più costosa, anche se bisogna tenere in considerazioni la maggiore tempestività della diagnosi.
Quale scegliere?
Le due procedure sono molto simili ed è davvero difficile decretare quale sia la migliore. Il consiglio di MammaPerfetta è quello di consultarvi con uno specialista. Nel caso in cui vi sia lasciata libertà di scelta, opterete per la villocentesi.
E’ una procedura che permette di avere risultati più rapidi, e nel caso di brutte notizie potrete affrontare il dramma di un aborto in anticipo. Sei settimane, quando una piccola vita si sta sviluppando dentro di noi, fanno la differenza.