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Aspirinetta: si può dare al bambino?

aspirinettaChe cos’è l’aspirinetta? Quando viene somministrata? Cosa succede se un bambino ha bisogno di questo medicinale? Può prenderlo? Quali sono gli effetti collaterali?

Quando parliamo di aspirinetta, se non sappiamo di cosa si tratta, sicuramente ci verrà in mente una forma ridotta dell’aspirina. Vediamo insieme che cos’è e a cosa serve, ma soprattutto vediamo cosa succede quando è un bambino ad aver bisogno di questo farmaco.

Che cos’è l’aspirinetta? A cosa serve?

L’aspirinetta è un farmaco particolarmente indicato per i pazienti in età pediatrica, ossia per i bambini che vanno da un anno di età fino al periodo dell’adolescenza.

E’ molto diffusa per il trattamento di alcuni disturbi reumatici e per la sindrome di Kawasaki, ma ha anche le seguenti proprietà:

  • Antipiretica;
  • Analgesica;
  • Antinfiammatoria.

I bambini possono assumere l’aspirinetta?

Come abbiamo già accennato in precedenza, questo farmaco è particolarmente indicato per i bambini, ai quali viene somministrato semplicemente facendolo sciogliere in bocca.

Ovviamente, la supervisione del pediatra è di fondamentale importanza, soprattutto per valutare l’efficacia del dosaggio e per verificare che non si presentino gli effetti collaterali di questo medicinale.

Come funziona per la maggior parte dei farmaci da assumere per via orale, il pediatra consiglia ai genitori di procedere con l’assunzione dell’aspirinetta solo dopo aver mangiato qualcosa, quindi, a stomaco pieno. 

Visto che l’aspirinetta potrebbe avere delle reazioni anomale con altri farmaci, si riserva particolare attenzione ai bambini che soffrono di patologie come quelle citate in seguito:

  • Malattie cardiovascolari;
  • Malattie renali;
  • Malattie allergiche;
  • Malattie gastrointestinali;
  • Malattie coagulative;
  • Malattie epatiche.

Quali sono gli effetti collaterali?

L’assunzione prolungata di questo farmaco potrebbe creare degli scompensi a carico degli apparati:

  • Gastrointestinale (per quanto riguarda sintomi di nausea, vomito, eccetera);
  • Circolatorio ;
  • Tegumentario (quando si verifica l’eritema nodoso, dermatiti, bolle sulla pelle, eccetera);
  • Sensoriale (per quanto riguarda la diminuzione dell’udito);
  • Sistema genito-urinario (disfunzione dei reni);
  • Controllo metabolico (si manifestano delle anomalie per quanto riguarda il metabolismo del glucosio);
  • Cardiovascolare (infarti cerebrali e cardiaci);
  • Sistema nervoso centrale (quando si presenta l’insonnia, dei tremori atipici, uno stato di confusione, mal di testa, eccetera).

Nel caso in cui si dovessero manifestare alcuni di questi effetti collaterali è indispensabile che portiate il vostro bambino dal pediatra, il quale saprà sicuramente come intervenire per migliorare la sua condizione di salute.

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