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Aspirinetta: si può usare durante la gravidanza e l’allattamento?

aspirinetta gravidanzaL’aspirinetta è un farmaco molto diffuso per il trattamento di alcune condizioni patologiche, soprattutto per i disturbi reumatici. Ma cosa succede quando è una neomamma a doverla assumere? Può influenzare l’andamento della gravidanza? Può compromettere l’allattamento?

Oggi cercheremo di risolvere i dubbi che affliggono molte future mamme che seguono una terapia a base di aspirinetta. Vediamo insieme cosa succede se si assume questo medicinale durante la gravidanza e/o durante l’allattamento.

Che cos’è l’aspirinetta? A cosa serve?

Sicuramente avrete sentito parlare almeno una volta di aspirinetta. Questo farmaco dal nome simpatico viene ampiamente utilizzato per il trattamento di disturbi reumatici o per il trattamento della sindrome di Kawasaki. 

Si tratta, in modo più preciso, di un farmaco a base di acido acetilsalicilico e ha due funzioni molto importanti:

  • Antinfiammatorie: grazie alla sua capacità di ridurre la quantità delle molecole coinvolte nei processi infiammatori;
  • Anticoagulanti: grazie alla sua capacità di inibire l’aggregazione delle piastrine quando non ce n’è bisogno.

Una donna incinta può assumere questo farmaco?

Una donna può certamente assumere questo farmaco. Anzi, di solito i medici lo prescrivono durante la gravidanza per prevenire l’insorgenza di alcune patologie a carico della placenta (come la preeclampsia, il distacco della placenta, ritardo della crescita, ecc.).

Inoltre, questo farmaco si è rivelato particolarmente utile per ridurre il rischio di avere un aborto nel caso di donne che ne hanno già avuti in precedenza.

Affinché l’effetto della aspirinetta sia ottimale, è necessario che venga assunta prima delle dodici settimane di gravidanza e non oltre le sedici settimane, in modo che vada ad agire sulla placenta proprio mentre si sta formando.

Che succede se la si assume durante l’allattamento?

In linea generale, è sconsigliato assumere l’aspirinetta durante il periodo dell’allattamento in quanto, come tutti saprete, ciò che ingerisce la madre può essere trasmesso al bambino attraverso l’allattamento al seno.

Tuttavia, nel caso dell’aspirinetta il dosaggio è veramente minimo e la parte del medicinale che verrebbe trasmessa al bambino sarebbe trascurabile rispetto agli effetti che avrebbe la madre senza assumere l’aspirinetta (ovviamente nel caso in cui segua una terapia per una certa patologia).

Se invece la madre assume l’aspirinetta per evitare i rischi delle patologie placentari e il rischio di un aborto spontaneo, può tranquillamente sospendere l’assunzione del farmaco appena dopo il parto.

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