Vostro figlio è estremamente timido e non sapete come aiutarlo?
Oggi cercheremo di affrontare l’argomento della timidezza, provando a suggerire qualche semplice stratagemma per intervenire in aiuto del vostro bambino.
Aiutarlo a casa
La timidezza molto spesso può essere sconfitta aiutando gradualmente il bambino in casa ad affrontare situazioni che possono metterlo in difficoltà e causargli dei blocchi emozionali.
Un esempio di queste situazioni può essere quando un bambino si rovescia addosso un bicchiere d’acqua o si sporca mangiando.
Quando succedono queste cose di poco conto è importante non strillare al bambino, in quanto si sentirebbe umiliato. In circostanze come queste è importante riprendere il bambino senza eccedere, in modo che quando una situazione simile capiti in un altro ambiente non si senta umiliato e bloccato da un avvenimento di questo tipo.
Timido solo a scuola
Alcuni bambini sono timidi soltanto quando inseriti in ambienti nuovi e hanno bisogno di abituarsi prima di aprirsi agli altri.
Ad esempio, spesso succede di scoprire che il nostro bambino è il più timido della classe, mentre a casa e un vero e proprio terremoto. Non c’è assolutamente da stupirsi, anzi è piuttosto comune un atteggiamento di questo tipo.
Cercate di tenervi in contatto con le insegnanti per monitorare la situazione, spesso è solo questione di tempo.
Timidezza patologica
In alcuni casi la timidezza diventa un vero e proprio problema patologico, che il bambino non riesce a superare e che anzi, usa per sfuggire dalle situazioni che lo fanno sentire a disagio.
In questi casi la paura di esprimersi e di dire cosa si pensa può poi trasformarsi in assenso e accettezione forzata di tutto quello che lo circonda.
Quando ci si trova in presenza di questo stadio avanzato sarebbe meglio chiedere il consulto di uno specialista oltre al fatto di parlare con il babino facendogli capire l’importanza di dire la propria opinione.