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Bimbo è spaventato dalla folla: che succede?

La paura è un’emozione naturale e sana. Nella preistoria era la paura a garantire la sopravvivenza, perché permetteva di attivare tutti quei comportamenti di protezione necessari per restare in vita.

La paura ci accompagna fin da bambini ed è legata a determinate situazioni, piuttosto che ad altre, in virtù della nostra età, del nostro carattere, delle situazioni da noi vissute.

Intorno agli 8-9 mesi i bambini sperimentano la paura dell’estraneo. In questa fase in bambino sperimenta un senso di paura davanti a visi sconosciuti, mai provata prima. da socievole e aperto, può diventare “appiccicoso” e riservato.

Questo atteggiamento è assolutamente normale ed è indice di crescita e maturità. A volte la paura dell’estraneo si traduce in una tensione generalizzata alla folla.

Fobia o semplice disagio

Rumore, voci diverse, movimenti continui…Possono facilmente turbare l’animo di un bambino. La paura non va mai ignorata, ma smontata attraverso atteggiamenti rassicuranti e dolcezza.

Quando però il timore va oltre la semplice e naturale paura o il fastidio per una determinata situazione, si entra nel campo della fobia.

La demofobia è la paura dei luoghi affollati e pieni di estranei. Il demofobico teme di non riuscire a mettersi al sicuro in un posto molto affollato. Il bambino demofobico non ha ben chiaro cosa lo spaventa.

Al contrario di un adulto, che teme di sentirsi male e non riuscire a raggiungere un posto sicuro, nel bambino la fobia è meno decodificata e questo genera un carico maggiore di ansia.

Cosa fare?

Come per la maggior parte delle fobie, la demofobia va trattata da personale specializzato: delle sedute di psicoterapia rappresentano un’ottima soluzione al problema.

Se invece la paura della folla è legata all’emotività del piccolo e non ha risvolti “clinici”, occorreranno pazienza, dolcezza e determinazione. Si può cominciare con il portare il piccolo in situazioni con diverse persone, ma tutte conosciute dal bimbo.

Per poi, lentamente, passare a luoghi frequentati da sconosciuti, ma in numero ridotto. È bene mantenere sempre un atteggiamento calmo e tranquillizzante. Mostrare che non si corre alcun pericolo è il modo migliore per infondere sicurezza e aiutare il piccolo a superare la sua paura.

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