La carne di maiale è una di quelle che vengono considerate non esattamente ottimali per il periodo della gestazione, in quanto ritenute cariche di batteri e comunque troppo pesanti per essere digerite durante un momento delicato come quello, appunto, della gravidanza.
Si tratta però di una vera esagerazione, quella che vorrebbe eliminare completamente la carne di maiale dalla dieta di una gestante, perché in realtà non tutto il maiale fa male e non tutto il maiale dovrebbe essere davvero eliminato dalla dieta.
Vediamo insieme quali sono gli estremi di “comportamento” e se si può consumare, almeno sotto stretto controllo, il maiale.
Gli affettati andrebbero eliminati
Su qualcosa chi vorrebbe eliminare completamente la carne suina dalla dieta delle gestanti ha ragione: gli affettati sono infatti controindicati per chi stia portando in grembo una nuova vita. Sono infatti troppo grassi, troppo spezzati, difficili da digerire e in taluni casi anche poco sicuri, in quanto si potrebbero fare portatori di importanti agenti patogeni che, seppur al di fuori della gravidanza non destano poi tutte queste preoccupazioni, durante il periodo della gravidanza possono essere decisamente pericolosi. Per questo motivo gli affettati, fatta eccezione per il prosciutto cotto (che viene appunto cotto ed è dunque sicuro al 100%) dovrebbero essere eliminati durante tutto il periodo della gestazione.
Sì però ai tagli magri di maiale in gravidanza
Il fatto che gli affettati debbano essere eliminati non vuol dire però che tutta la carne di maiale non sia poi adatta alla dieta di una gestante: i tagli magri e ben cotti possono essere infatti consumati senza alcun tipo di problema. La carne di maiale, quando magra, è decisamente ideale per la dieta di una gestante, dato che può fornire una buona quantità di proteine senza troppe calorie.
Occhio però ai metodi di cottura: aggiungere condimenti in eccesso può rendere anche la più magra delle carni suine qualcosa di difficile da digerire e di troppo pesante, anche sotto il profilo calorico.
Per il resto, ovvero per i tagli più grassi, come la pancetta, sarebbe meglio evitare, o comunque ridurre le porzioni all’osso.