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La gravidanza anembrionica è uno speciale tipo di gravidanza nel quale l’ovulo, seppur fecondato e posizionatosi nell’utero, non riesce a sviluppare alcun feto.
Si tratta di una condizione, purtroppo, estremamente comune e che si risolve con un caso di aborto spontaneo. Dati alla mano quello della gravidanza anembrionica, o uovo chiaro come si chiama in inglese, è il motivo più frequente di aborto spontaneo.
Le cause
Le cause della gravidanza anembrionica sono da ricercarsi, nella stragrande maggioranza dei casi, in anomalie cromosomiche gravi che non permettono all’ovulo di svilupparsi. Si tratta, per dirla in parole povere, di malformazioni o problemi di carattere genetico che risolvono la gravidanza in un nulla di fatto.
I sintomi di una gravidanza normale
La gravidanza anembrionica causa sintomi che sono in tutto e per tutto identici a quelli di una gravidanza normale. Assenza di mestruazioni, nausea, gonfiore al seno e gli altri sintomi tipici della gravidanza sono tutti presenti. Per individuare dunque una gravidanza anembrionica in corso è necessario ricorrere a test specifici, che vedremo tra pochissimo.
Ecografia transvaginale
Il test che ci aiuta ad individuare la presenza o meno di un uovo chiaro è l’ecografia transvaginale. Si tratta di un particolare tipo di ecografia che può essere effettuato praticamente da subito e che può individuare feti che abbiano anche soltanto sei settimane di età. Nel caso in cui l’ecografia transvaginale dovesse indicare la possibilità di presenza di un uovo chiaro, questa va ripetuta entro 10 giorni per una diagnosi definitiva.
Aborto spontaneo
Nel caso di gravidanza anembrionica il tutto si risolverà con un aborto spontaneo, con l’espulsione dell’ovulo da parte del nostro corpo. In questo caso, per chi stesse cercando di diventare mamma, non resta che ritentare la fecondazione, con la certezza che questi casi sono comunque sporadici e che non presentano alcun tipo di problema per le gravidanze successive.
