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Ciprofloxacina: si può assumere durante la gestazione?

Ciprofloxacina gravidanzaLa Ciprofloxacina è il principio attivo contenuto nel farmaco Ciproxin, un medicinale utilizzato per il trattamento di diversi disturbi, soprattutto per le infezioni, ad esempio quelle del tratto urinario o dell’apparato genitale.

Ma si può usare la Ciprofloxacina durante il periodo della gravidanza? Si può prendere questo medicinale durante il periodo dell’allattamento? Ci sono dei rischi oppure no? Cosa dobbiamo fare se lo assumiamo per sbaglio?

In questo articolo andremo a rispondere insieme a tutte le tue domande sulla Ciprofloxacina durante la gravidanza e l’allattamento.

Vediamo come funziona.

Si può prendere la Ciprofloxacina durante la gravidanza?

Per una questione di sicurezza, soprattutto per quanto riguarda la salute del piccolo e della futura mamma, è sconsigliato assumere la Ciprofloxacina durante il periodo della gravidanza, anche se, secondo i dati disponibili, non ci sono effetti teratogeni o tossici per il piccolo.

I medici preferiscono evitare di somministrare la Ciprofloxacina alle donne incinte in quanto, secondo alcune ricerche sugli animali, quando questi venivano esposti ai chinoloni in età precoce, si manifestavano degli effetti sulla cartilagine immatura.

Questi risultati indicano il rischio che la Ciprofloxacina possa avere degli effetti nocivi sulle cartilagini delle articolazioni, causando dei danni anche irreversibili sull’organismo che si sta sviluppando.

Si può prendere la Ciprofloxacina durante il periodo di allattamento?

Per gli stessi motivi di cui abbiamo parlato sopra, ossia per il rischio di danni a livello articolare, i medici sconsigliano questo farmaco anche durante il periodo dell’allattamento.

La Ciprofloxacina è infatti escreta nel latte materno e, in questo modo, può raggiungere l’organismo del lattante, comportando anche il rischio di uno svezzamento precoce.

Ho preso la Ciprofloxacina per sbaglio: cosa devo fare?

Se hai assunto la Ciprofloxacina senza sapere di tutti i rischi di cui abbiamo parlato nel presente articolo, non è il caso di allarmarsi. Devi però contattare il tuo medico e vedere quali accortezze seguire per non mettere a rischio la salute del tuo bambino.

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