La cisti di Baker nel bambino è un’eventualità piuttosto rara e dalle manifestazioni particolarmente allarmanti, nonostante, come avremo modo di vedere nel corso di questo articolo, non ci sono poi motivi per preoccuparsi oltremodo di questa patologia.
Si tratta di un’affezione del retro del ginocchio, che non è causa di alcun tipo di problematica e che nella grande maggioranza dei casi sparisce nel giro di 15-18 mesi.
Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere sulla Cisti di Baker nel bambino.
Quando compare?
La cisti di Baker compare in modo quasi esclusivo tra i 4 e i 7 anni, principalmente nei bambini di sesso maschile. Si tratta di un disagio relativamente raro, che colpisce gli adulti che hanno avuto qualche tipo di problema alle articolazioni del ginocchio, e talvolta, anche se non ci sono problemi di alcun tipo al ginocchio, anche i più piccoli.
Che cos’è la cisti di Baker? Cause e morfologia
Si tratta di una cisti che insiste sulla parte anteriore del ginocchio e che può presentarsi anche in forma plurima. La grandezza può variare così come può variare la consistenza.
È in genere completamente asintomatica e non causa alcun tipo di problema al bambino, se non nel corso di attività sportive particolarmente intense.
La cisti è piena dello stesso liquido che è necessario per far funzionare l’articolazione e che, per motivi che la scienza ancora ignora, potrebbe sversarsi all’esterno. Si tratta dunque di un problema dalle cause, almeno quando colpisce i bambini, ignote.
Si può curare?
Sì, e in genere nei casi più gravi si ricorre all’asportazione chirurgica. Questo però è raramente il caso della cisti che si forma nei bambini, che in genere tende a rientrare nel giro di massimo 18 mesi. Sarà comunque opportuno far visitare il nostro piccolo da un bravo ortopedico specializzato in pediatria, soprattutto se la cisti dovesse causare problemi durante la deambulazione.
Non è il caso però, a meno che non sia il medico stesso a consigliarlo, di dare farmaci al bambino di alcun tipo, anche nel caso in cui il fastidio dovesse trasformarsi, in alcune circostanze, in dolore.