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Il tiralatte è uno strumento che permette di tirare il latte dal seno materno e raccoglierlo in una bottiglia. I motivi per cui viene usato questo comodissimo strumento sono legati a diversi fattori:
- Quando la madre ed il bambino, per motivi di salute o di lavoro, sono separati e quindi diventa impossibile allattare al seno;
- Quando c’è difficoltà da parte del bambino di attaccarsi al seno;
- Quando il seno è troppo pieno e questo provoca molto dolore.
Una volta usato, il tiralatte, prima di essere riposto, deve essere necessariamente sterilizzato per evitare che il neonato venga a contatto con germi dannosi alla sua salute.
Per sterilizzare il tiralatte esistono diversi metodi più o meno veloci che vanno dal più antico e semplice a quello che prevede l’utilizzo di prodotti chimici.
1. La bollitura
Quando parlavamo di metodo semplice e veloce, ci stavamo riferendo alla sterilizzazione mediante bollitura. Infatti basta mettere le parti lavabili del tiralatte dentro un pentolino e ricoprirli di acqua, lasciali bollire per 10 minuti e poi asciugarli con cura.
Le parti elettriche, invece, basta pulirle con una spugnetta umida e poi asciugarle.
2. A freddo
Questo metodo di sterilizzazione va molto di moda negli ultimi anni. Sterilizzare a freddo è semplicissimo: basta immergere le parti lavabili del tiralatte in un apposito contenitore pieno di acqua dove verrà sciolta una soluzione chimica. Il tempo di immersione varia dai 30 ai 45 minuti in base alla marca del prodotto.
Secondo alcuni pareri, una volta che le parti del tiralatte vengono tirati fuori dall’acqua, possono essere asciugate e riposte. Secondo altri pareri, invece, è sempre bene sciacquare abbondantemente gli oggetti messi a sterilizzare e poi asciugarli.
3. Sterilizzazione a vapore
Questa tecnica prevede l’uso di uno sterilizzatore elettrico in cui viene inserita dell’acqua e lasciata bollire. Basterà il vapore creato dall’acqua a sterilizzare le parti del tiralatte, posizionate su una griglia superiore.
