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Conviene fare la circoncisione al bambino? I consigli dei medici

circoncisioneLa circoncisione, la pratica attraverso la quale viene rimosso il prepuzio dal pene, è legata non solo a motivi di carattere medico, ma anche di carattere religioso. È imposta dalla religione ebraica e dalla religione islamica e anche in alcuni ambienti protestanti questa pratica è diventata molto comune, soprattutto negli Stati Uniti.

L’invasione di usi e costumi che arrivano dagli Stati Uniti ha portato il tema sul tavolo delle discussioni anche in Italia, dove il fenomeno è estremamente ridotto e comunque relegato a quei casi in cui il bambino dovesse soffrire di fimosi o di filo del prepuzio troppo corto, condizioni che potrebbero non consentire l’espletamento delle funzioni del pene quando sarà adulto.

Secondo molti medici americani, almeno storicamente, la circoncisione porterebbe con sé dei vantaggi tali da rendersi consigliata praticamente sempre. Ultimamente però, anche in quel paese, dove l’operazione in questione è praticamente la norma, c’è qualcuno che ha cominciato effettivamente a dubitare della bontà dell’intervento, per la salute psichica e fisica del bambino.

Non ci sono motivi per imporre la circoncisione al bambino che non ne ha bisogno

Fatti salvi quei casi in cui la circoncisione può ritenersi necessaria per il corretto funzionamento del pene, sia nell’infanzia sia da adulti, non ci sono prove scientifiche sufficienti per rendere la circoncisione un intervento da fare sempre e comunque sul pene dei neonati o dei bambini leggermente più grandi.

Sebbene ci sia (a livelli però estremamente marginali) una minore possibilità provata scientificamente di contrarre alcune malattie sessualmente trasmissibili (il prepuzio in alcuni soggetti tende infatti a lacerarsi), queste non sono assolutamente sufficienti per giustificare quelle che sono le controindicazioni tipiche della circoncisione.

Si tratta infatti di una procedura che, oltre a causare stress fisico ed emotivo al neonato, è anche responsabile della perdita di sensibilità sul pene (nello specifico nella sua zona più sensibile) nonché della presenza di cicatrici i cui esiti potrebbero impattare sia con l’autostima che con il senso di sicurezza sessuale una volta che il bambino sarà diventato adulto.

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