I bambini tendono ad ammalarsi, e questo è qualcosa che sanno tutte le mamme. Tra i rimedi oggi disponibili, avrete sicuramente sentito parlare di omeopatia. Probabilmente ve l’ha proposta qualche vostra amica o addirittura il vostro pediatra.
Da brave mamme, attente come siete, avete però deciso di saperne di più, per evitare che quello che potrebbe essere un decorso ragionevole della malattia possa trasformarsi in un incubo a causa di medicinali (se così si possono chiamare) che non conoscete.
Siete nel posto giusto. Oggi noi di MammaPerfetta vi accompagniamo in un viaggio attraverso il mondo dell’omeopatia, per saperne di più e per sapere se è la cura giusta per il nostro bambino.
Cos’è l’omeopatia?
Si tratta di un metodo di cura basato sulla diluizione dei principi attivi dei farmaci. Fu scoperto da un medico Samuel Hanheman, un dottore impegnato nella lotta alla malaria, che si accorse che somministrando una dose di farmaco molto diluita si potevano ridurre sostanzialmente gli effetti collaterali provocati dai medicinali che combattevano la malaria.
Da qui a cercare di applicare questa scoperta ad ogni tipo di patologia, il passo è stato molto breve. Si tratta infatti di una metodologia che negli anni ha conquistato sempre più ambiti di applicazione e che viene oggi utilizzata praticamente per tutto.
Fa male l’omeopatia?
No, l’omeopatia non fa male, o meglio non direttamente. Si tratta di un metodo di cura che, come abbiamo spiegato nel paragrafo sopra, utilizza farmaci diluiti, che quindi non possono creare problemi più di quanto ne causino i farmaci tradizionali.
Il danno che può essere arrecato è però indiretto. Non curare adeguatamente una patologia può essere infatti molto pericoloso e purtroppo, nell’enorme compendio di casi di fedelissimi all’omeopatia, si contano anche di queste evenienze.
Pediatra omeopatico: bisogna fidarsi?
Quella dell’omeopatia è una moda che è arrivata anche ai piani alti della medicina, e che coinvolge ormai anche tanti medici pediatri. La legge appronta degli strumenti per difendersi dai ciarlatani, anche se purtroppo i rimedi senza alcuna base scientifica sono riusciti a farsi strada anche tra i medici ritenuti “tradizionali”.
Bisogna fare molta attenzione nella scelta dello specialista a cui ci si affida, valutando bene la terapia e sentendo, nel caso in cui non si abbiano gli strumenti per farlo, il parere di altri specialisti.