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Dismorfofobia da Snapchat: conosciamola

La modernità ha cambiato alcune parti della società rendendole a volte migliori, più evolute e forti, altre più fragili e incerte.

Il modo di comunicare è cambiato velocemente negli ultimi anni; non solo nuovi linguaggi e terminologie, ma anche nuove modalità di comunicazione e soprattutto nuovi mezzi.

L’uso continuativo e costante dei social media ha generato comportamenti sempre più distanti dalla realtà e legati a mondi virtuali dai quali molti soggetti, soprattutto giovanissimi, fanno fatica ad uscire.

Cos’è Snapchat

Snapchat è un’applicazione nata in America che permette di inviare messaggi istantanei e brevi filmati che si autodistruggono in pochi secondi. Esistono moltissime applicazioni simili per le quali i giovanissimi impazziscono.

Non ruotando attorno ad un profilo, come succede per gli altri social media, crea una comunicazione più “easy”, disinibita e leggera che piace tanto ai giovani, anche grazie al suo carattere effimero (visto che foto e video non esistono per più di 24 ore).

Pericolosi filtri “rimuovi difetti”

Snapchat, proprio come tante altre applicazioni, consente di arricchire le immagini con disegni ed emoji e modificarle usando speciali filtri “rimuovi difetti”: viti sottili, labbra carnose, visi perfetti. Nessun difetto a disturbare!

Proprio queste sue caratteristiche hanno fatto in modo che TUTTA l’attenzione si concentri sull’aspetto estetico di quelle foto e quei video che devono essere necessariamente perfetti, prima che sia troppo tardi.

Ne è nato un vero e proprio disturbo chiamato DISMORFISMO da Snapchat che affonda le sue radici nella dismorfia corporea. Chi ne è affetto accetta le immagini filtrate del social come giuste mentre rifiuta il suo vero corpo.

La Dismorfia corporea è un disturbo legato alla percezione distorta del proprio corpo che causa una sproporzionata ( e spesso immotivata) preoccupazione per un difetto fisico ( o presunto tale).

Molte star, particolarmente esposte sui media, ne sono affette e condividono pubblicamente la loro situazione.

La Dismorfia conduce alla vera e propria paura che il proprio corpo non sia “giusto” perché non uguale a quello che ci restituisce lo schermo.

Il proprio aspetto non è adatto al mondo, che non è quello reale, ma quello virtuale.

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