Dopo quanti mesi dall’interruzione della pillola si può rimanere incinte?

Le donne che usano la pillola spesso sono preoccupate della possibilità che questo anticoncezionale causi problemi, nel caso si volesse affrontare una gravidanza dopo la sospensione.

Quanto tempo aspettare

Molti ginecologi consigliano di aspettare almeno un paio di mesi dall’interruzione dell’assunzione della pillola, prima di tentare la gravidanza.

Questo tempo permette all’organismo di smaltire gli ormoni della pillola e di effettuare le analisi specifiche.

Il tempo di attesa dipende anche dal numero di anni in cui è stata assunta la pillola, dalle interruzioni dei cicli effettuati in questo periodo e dal dosaggio ormonale previsto. Più il dosaggio ormonale è alto, più tempo bisogna attendere per evitare di incorrere in rischi durante la gestazione.

Alcune donne rimangono incinte anche nel primo mese di interruzione della pillola, tutto dipende da come il proprio organismo reagisce a questa nuova condizione. Tenendo presente, però, che ci sono dei rischi a cui si potrebbe andare in contro senza aver effettuato le opportune precauzioni.

Gli esami da fare

Solitamente gli esami consigliati dai ginecologi prima di affrontare una gravidanza sono:

• Esami del sangue con feci e urine
• Il toxo-test, per verificare l’immunità alla toxoplasmosi. Spesso non ci si accorge nemmeno di averla avuta e non è detto che le mamme la trasmettano al bebè, durante la gravidanza, però è un test che potrebbe causare problematiche serie al feto (come danni al sistema nervoso o aborto spontaneo).
• Test per verificare che non si sia contratta la rosolia, una malattia che, contratta in gravidanza, può provocare danni serie, tra i quali malformazioni fetali.

Nel caso ci siano delle complicanze sarà il ginecologo a consigliare eventuali analisi di approfondimento.