Il duo test è un esame biochimico che si effettua sulle donne incinte e consiste nel prendere in considerazione alcuni elementi della placenta che vengono denominate PAPP-A e β-HCG, rispettivamente una proteina della gestazione e una gonadotropina corionica.
Nei casi in cui si riscontrano delle anomalie a livello di questi due elementi, è possibile che il feto subisca dei danni a livello di accrescimento e di cromosomi.
Se si riduce la percentuale di PAPP-A mentre aumenta quella di β-HCG, è possibile riscontrare problemi spesso gravi.
Il primo elemento interessa la possibilità di soffrire di sindrome di down e il secondo diminuisce la possibilità di soffrirne.
È bene, però, sapere che è molto consigliato farlo, in quanto spesso si potrebbe incorrere in problematiche, come l’aborto spontaneo, anche se la percentuale di rischio è bassissima e va dallo 0,5% al 1% per quanto riguarda procedure più invasive del duo test.
Perchè viene definito screening?
Solitamente questo test non è un esame di routine, ma è consigliato per tutte quelle gravidanze in cui il feto può correre il rischio di contrarre qualche malattia cromosomica, trisomia 21, trisomia 18 e altre.
Più nel particolare il duo test viene prescritto alle future mamme per scoprire se il proprio figlio potrebbe soffrire o no di questa tipologia di malattia, senza darne certezza, ma solo per procedere in futuro a fare altri accertamenti.
Fatto ciò, infatti, sarà necessario che vengano effettuati ulteriori test, più nel particolare amniocentesi e villocentesi, più invasivi sia per la madre che per il feto.
È, però, consigliato effettuare un duo test in quanto la percentuale di accrescimento di una malattia cromosomica del feto in una madre al di sopra dei 35 anni di età è maggiore.
Ma è bene anche dire che spesso anche i futuri bambini di mamme più giovani possono essere a rischio per via del fumo e del peso della gestante.
Si deve inoltre tener conto del fatto che, anche se risulta una percentuale molto bassa di rischio di malattie cromosomiche, non si può avere la certezza che non si possano sviluppare.
Questo test, nel complesso, è molto affidabile, soprattutto se vengono effettuati altri esami di controllo.