L’ecografia alle anche del neonato è un esame per valutare se nel piccolo c’è il pericolo di riscontrare delle patologie all’anca come la lussazione o la displasia evolutiva.
Quando viene prescritta?
L’ecografia all’anca viene prescritta durante il primi 50/60 giorni dalla nascita del bambino. E’ un esame molto semplice ed è prescritto in questa data per poter agire immediatamente nel caso in cui vengano riscontrate delle anomalie.
In questa fascia di età le ossa non sono ancora del tutto calcificate quindi intervenire risulterebbe meno problematico. Questa anomalia potrebbe riscontrarsi, in alcuni neonati, durante il primo mese di vita e risolversi in modo del tutto naturale.
Quale anomalia si potrebbe riscontrare da questo esame?
L’ecografia alle anche diagnostica la displasia evolutiva. In pratica, quando la testa del femore non è perfettamente posizionata nella cavità dell’anca che lo deve contenere, si parla di displasia all’anca. Questo problema causa un movimento instabile del femore.
E’ un’anomalia che colpisce soprattutto il sesso femminile e spesso ha origine ereditaria.
Come viene effettuato l’esame e chi lo esegue?
E’ un esame assolutamente non invasivo senza effetti collaterali. Viene eseguito da un ortopedico che posiziona il bambino su un fianco e, mediante la sonda ecografica, rileva la presenza o meno di anomalie.
I genitori, presenti durante l’ecografia, faranno in modo di tenere fermo il bambino, ma nessuna paura, in genere i bambini non si accorgono neanche che lo stanno visitando.
A cosa si può andare incontro con una simile malformazione?
Il primo problema a cui si andrà incontro sarà sicuramente la zoppia. Una diagnosi non eseguita correttamente nel bambino porterà a causare delle lussazioni all’anca e da adulti sarà sicuramente necessario l’impianto di una protesi.
Come si risolve il problema?
Molti anni fa, le displasie gravi venivano corrette ingessando le gambe del bambino in posizione divaricata.
Per fortuna oggi, grazie all’ecografia, le diagnosi sono più precoci e di conseguenza i rimedi meno invasivi.
Se la displasia risulta lieve, basta mettere un doppio pannolino al bambino per tenere divaricate le gambe, nei casi più gravi è invece necessario un divaricatore da indossare tutto il giorno per permettere al femore di riprendere la posizione corretta.