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Fibrinogeno alto in gravidanza: valori, rischi e cure

fibrinogenoFibrinogeno alto, fibrinogeno basso durante la gravidanza. Tutti ne parlano ma pochi hanno davvero afferrato cosa è collegato a questo importantissimo valore. Vediamo insieme cosa vuol dire quando il fibrinogeno è alto, se c’è bisogno di preoccuparsi o se possiamo dormire sonni tranquilli nonostante i valori un po’ sballati.

Un po’ di aumento è fisiologico

La prima cosa da mettere in chiaro è che il fibrinogeno è una sostanza che concorre nei processi di coagulazione del sangue. Il suo aumento durante la gravidanza è in parte fisiologico e per la gravidanza possiamo ritenerci tranquille e dentro la soglia di normalità per valori che sono inclusi tra i 400 e i 700 mg/dl.

Quando si alza questo valore?

Questo valore tende a salire, oltre che durante la gravidanza, anche in altre circostanze:

  • Ustioni, anche leggere;
  • Presenza di linfomi;
  • Problemi ai reni di ogni tipo;
  • Uso di alcuni contraccettivi;
  • Gestazione, come avevamo detto prima.

Cosa fare in caso di fibrinogeno oltre i valori della gravidanza?

In questo caso è sicuramente necessario rivolgersi al medico e cercare di individuare, in un percorso diagnostico specifico, le cause che avrebbero potuto portarci a sperimentare questo tipo di problema. Si tratta di qualcosa che infatti può essere ricondotto a tutte le cause sopra specificate, cause che necessitano sicuramente dell’attenzione del medico e un pronto intervento, soprattutto se stiamo affrontando una gravidanza.

E in caso di livelli più bassi?

Nel caso in cui invece i livelli dovessero farsi più bassi, sarà necessario andare a farsi controllare comunque dal medico, anche se si tratta di un’evenienza di cui ci occuperemo in un altro articolo, specificando in quel caso quali sono le cause e quali anche i possibili rimedi.

I rimedi per il fibrinogeno troppo alto

Nel caso di valori fuori norma, sarà d’obbligo individuare quali sono le possibili cause che hanno portato a questo tipo di problematica e solo successivamente andare ad affrontare la giusta terapia.

Non si tratta di consigli che possono essere presi su Internet: c’è bisogno dell’intervento di uno specialista. Bisogna andare dal medico? Assolutamente sì, anche se con ogni probabilità sarà lui il primo ad accorgersene una volta che avrete consegnato le analisi.

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