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Figlio adolescente che odia la scuola? Ecco come capire cosa succede e risolvere il problema

Chi ci è già passato lo sa: un figlio adolescente sta sempre vivendo una fase difficile, persino quando non ci sono problemi particolari, ed è normale che sia così.

I ragazzi devono attraversare momenti di rimessa in questione delle figure adulte e autoritarie intorno a loro, persino delle istituzioni, come tappa della loro evoluzione.

L’odio per la scuola

Si potrebbe quindi ritenere normale che un adolescente odi andare a scuola, senza andare ad indagare sui motivi. Invece è una trascuratezza: la scuola dovrebbe rappresentare uno stimolo se non altro in termini di socializzazione. Quindi, forti sentimenti di avversione dovrebbero sempre insospettire un genitore responsabile.

Quale problema potrebbe esserci se un figlio si mostra riluttante ogni mattina, con espressioni di odio e rancore non decifrabili? Le problematiche maggiori solitamente riguardano l’apprendimento – in stretta connessione, dunque, con il rendimento – oppure problemi relazionali.

È possibile che un figlio pubescente non sia disposto a parlare con i genitori dei suoi problemi, quindi bisogna agire in maniera indiretta. Innanzitutto fissando un colloquio con i professori per avere il loro punto di vista. Come si comporta il ragazzo? È partecipe o sembra isolarsi? Ci sono ambiti in cui ha difficoltà oppure nutre un calo e un astio generalizzato?

Se si hanno buoni rapporti con gli altri genitori sarebbe opportuno parlare anche con loro. Potrebbero essere a conoscenza di argomenti che altri figli hanno confidato. Anche spronare il figlio ad invitare a casa i suoi compagni, e poi far loro qualche domanda, potrebbe aiutare.

Problemi personali o familiari

E se invece il problema fosse il bullismo? Le ragazze sono più a rischio di rimanerne vittima, come nei frequenti casi di sexting finito male o di divulgazione di dati e contenuti intimi e personali.

Il rapporto di fiducia con i propri figli si costruisce giorno per giorno, ma va sempre ripetuto ai ragazzi che si è lì per supportarli e non per giudicarli. Indiscriminatamente. Occorre poi guardarsi dentro e capire se per caso non stia accadendo qualcosa in famiglia che turbi l’adolescente.

Problemi e liti tra i genitori possono segnare i ragazzi con conseguente perdita di interesse verso ciò che prima li animava, scuola compresa. Bisogna cercare di risolvere il problema per evitare che si trasformi in qualcosa di più serio, sfociando ad esempio in disturbi d’ansia o depressione.

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