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Gravidanza a Rischio: cos’è e come si diagnostica?

fascia-gravidanzaNon tutte le gravidanze partono con il piede giusto e a volte il vostro ginecologo potrebbe definire la vostra come una gravidanza a rischio.

Si tratta di una fonte di grande preoccupazione e ansia ed è per questo motivo che abbiamo deciso di preparare uno speciale che possa indicare quali sono le modalità di diagnosi e soprattutto di controllo e uscita da questa particolare condizione.

In questo speciale parliamo dunque di gravidanza a rischio, per saperne di più e anche per aiutarvi a reagire sia alla notizia sia allo stile di vita che dovrete, per forza di cose, cambiare per adeguarvi alla vostra nuova condizione.

Cos’è una gravidanza a rischio?

Si può parlare di gravidanza a rischio quando il medico ritiene che esistono dei fattori di rischio che potrebbero complicare la gestazione. Abbiamo usato appositamente il condizionale, in quanto siamo davanti ad una mera eventualità e non è assolutamente detto che questi problemi poi debbano verificarsi con assoluta certezza.

Cosa si fa durante una gravidanza a rischio?

In genere le gravidanze a rischio sono monitorate con più attenzione: si richiede di sottoporsi più di frequente a visite di controllo e ad analisi e in generale il medico pone più attenzione anche a dettagli apparentemente insignificanti che riguardano la gestazione e la salute del feto.

Il rischio medio

Si può parlare di gravidanza con rischio medio quando la gestante ha meno di 16 anni oppure più di 35 anni. Ad aggiungersi al fattore dell’età possono concorrere anche:

  • Cardiopatie di diverso genere;
  • Anomalie della zona pelvica;
  • Fumo;
  • RH Negativo.

In questi casi in genere ci si limita ad aumentare la frequenza delle visite e a ricorrere a qualche analisi aggiuntiva.

La gravidanza a fattore di rischio alto

Si può parlare di gravidanza con fattore di rischio alto quando siamo in presenza di:

  • Anemie gravi;
  • Parto gemellare o plurigemellare;
  • Infezioni come toxoplasmosi, rosolia, herpes;
  • Diabete gestionale grave;
  • Preclampsia.

In questo caso, valutando comunque quella che è la storia clinica della mamma, si procede sia con specifiche terapie, sia con ulteriori analisi e monitoraggi, tesi a garantire che la gravidanza proceda per il verso giusto.

Ad ogni modo anche in caso di presenza di gravidanza a rischio grave, non bisogna per forza pensare che le cose non andranno per il verso giusto. C’è solo la necessità di seguire con attenzione le evoluzioni possibili e potenziali della gestazione e di mantenere per quanto possibile uno stile di vita riposante.

Questo è quanto ci interessa, senza ansie e senza preoccupazioni ingiustificate.

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