Quando si parla di
disordini alimentari, si parla di disturbi che si manifestano per uno svariato numero di cause.
I disordini alimentari più comuni sono la bulimia e l’anoressia. Si tratta di vere e proprie patologie in cui i soggetti tendono a rifiutare patologicamente il cibo e ad essere letteralmente ossessionati da questo.
La situazione peggiora ulteriormente se questi disordini si manifestano durante il periodo della gravidanza.
Bulimia in gravidanza
Le persone che soffrono di bulimia tendono a preoccuparsi costantemente degli effetti ingrassanti del cibo e a desiderare fortemente di avere un fisico asciutto. Cominciano così ad abbuffarsi di cibo e a provare successivamente un enorme senso di colpa per i cibi ingeriti. È a questo punto che si autoinducono il vomito. Se a questo disturbo si aggiunge una gravidanza, la situazione precipita.
Il bambino in grembo ha bisogno di essere nutrito. Se la mamma soffre di disturbi alimentari, il feto ne risentirà. Molti medici sconsigliano la gravidanza se non si è ancora riusciti ad uscire dal tunnel del disturbo alimentare. Il motivo è molto semplice. Se non si riesce ad avere cura di se stessi, come si potrà avere cura di un bambino? Un bambino necessita di attenzioni ancor prima di venire al mondo.
Se deciderete di avere un bambino e soffrite ancora di questa disturbi, pensateci bene. C’è la vita di un bambino in ballo. I problemi che potrete arrecargli sono veramente tantissimi. Vostro figlio potrebbe nascere prematuro, avere problemi cardiaci e presentare un rallentamento nella normale crescita.
Anoressia in gravidanza
Quando si parla di anoressia si fa riferimento ad una riduzione progressiva dell’alimentazione, con falsi pretesti di disturbi digestivi, malesseri fisici e mentali ed una forte predisposizione al movimento. Assumendo questo comportamento, il soggetto tende inevitabilmente a dimagrire, continuando, però, ad avere un giudizio critico sul proprio aspetto. Quando capita che all’anoressia si aggiunge una gravidanza, magari inaspettata, la situazione peggiora drasticamente.
La donna si trova, per la prima volta, faccia a faccia con un fisico che cambia giorno dopo giorno. È inevitabile cadere in depressione. Anche in questo caso i problemi che vengono causati al bambino sono seri e dannosi per la salute.
Cosa fare?
Quando non riuscite a gestire la situazione, quando temete che tutto vi stia scivolando di mano e non riuscite più a prendere il controllo della vostra vita, il supporto di un terapeuta è fondamentale. Parlare con un esperto vi farà capire l’origine dei vostri problemi e cosa bisogna fare per modificarli.
Se non volete affidarvi ad un estraneo, potrete pur sempre circondarvi di amici o parenti. Il supporto psicologico giocherà a vostro favore in questa lotta per la sopravvivenza.