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Il colore nero nel disegno del bimbo: che significa?

Se l’arte rappresenta una modalità di espressione spontanea, al pari del linguaggio o del canto o della scrittura, un discorso a parte va fatto per i l’uso dei colori.

I colori non sono altro che percezioni visive generate da segnali nervosi, ma quello che maggiormente affascina è la loro stretta connessione con la sfera psicologica.

Ogni colore ha un determinato impatto sul nostro cervello, non è solamente un fenomeno ottico: apprezzare un colore piuttosto che un altro, infatti, corrisponde ad avere una personalità piuttosto che un’altra.

Ancora più in profondità, molti studi hanno dimostrato che il nostro umore, l’appetito e persino la pressione del nostro sangue e alcune funzioni metaboliche del nostro organismo vengono influenzate dai colori.

I colori per i bambini

Nei primi anni di vita i bambini utilizzano i colori sotto la spinta di risposte esclusivamente emotive, che nascono dagli stimoli della realtà in cui vivono. Essi proiettano la loro realtà nel disegno attraverso i colori.

Questo avviene principalmente in età prescolare, quando ancora il disegno non diviene consapevole interpretazione della realtà, quando ancora la mano dei piccoli è mossa da puro istinto e necessità comunicative.

Cosa significa usare il nero per un bimbo

Nella più comune interpretazione l’uso prominente del colore nero può indicare un cambiamento, una situazione difficile che il bambino sente di stare vivendo.

L’arrivo di un fratellino o sorellina, un cambio di scuola o un trasferimento…queste situazioni possono creare disagio al bambino ma non rappresentano di per sè un problema.

Il nero simboleggia una rivolta verso una situazione che il bambino non apprezza ma che cerca di cambiare, superare, elaborare.

Quindi osservare una massiccia presenza del colore nero nei disegni dei nostri bambini non deve destare preoccupazione, ma deve condurre ad un maggiore ascolto, una maggiore attenzione a ciò che in quel momento circonda il piccolo.

L’osservazione dei disegni dei nostri bambini, non ha nessun valore diagnostico, ma puramente indicativo. Vanno considerati anche i gusti personali e il temperamento dei piccoli “artisti”.

Prestare attenzione ai loro elaborati può aiutarci ad entrare nel loro mondo, a guardare la realtà così come loro la vedono, a capirli anche senza parlare.

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