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Lamponi, si possono mangiare in gravidanza?

I lamponi, sono dei frutti, o meglio delle piccole bacche rosse, ampiamente diffuse nel nostro paese, costituiscono una prelibatezza anche da sole senza usarle come ingredienti in altre preparazioni.

Il loro gusto dolce con un retrogusto acidulo li rende piacevoli anche a quelle persone che non amano i sapori troppo zuccherini.

Parliamo di una bacca diffusa in tutto il mondo, quello che più comunemente troviamo sulle nostre tavole è il lampone autoctono dell’Europa, ma troviamo anche diverse tipologie provenienti dalle Americhe e dall’Asia.

Proprietà e caratteristiche del lampone

Come diversi frutti rossi, i lamponi sono ricchi di antiossidanti ed al contempo poveri di zuccheri, questo ne fa dei veri e propri alleati per la nostra salute, in quanto aiutano a contrastare la diffusione dei radicali liberi e ad ostacolare i processi degenerativi delle cellule.

Possiedono inoltre, per la loro composizione, proprietà antinfiammatorie. In questo caso i frutti sembra aiutino nella gestione delle infiammazioni delle cartilagini e delle vie urinarie.

Le foglie dell’arbusto invece possono essere impiegate per coadiuvare altre cure inerenti i problemi di apparato digestivo e gola.

Queste caratteristiche ne fanno un valido alleato per il nostro organismo già in condizioni normali, ancor più se parliamo di donne in gravidanza, infatti svolge un azione tonificante sui muscoli dell’utero, favorendo così il corretto andamento delle contrazioni.

Questa sua proprietà utile in gravidanza era conosciuta sin dall’antichità, quando la loro assunzione veniva raccomandata alle donne in dolce attesa per scongiurare l’aborto, favorire il parto e la produzione di latte nel periodo successivo allo stesso.

I lamponi aiutano inoltre nella gestione degli scompensi ormonali che spesso colpiscono le donne, e che in gravidanza e nel periodo successivo costituiscono spesso un serio problema.

Controindicazioni

Non ci sono particolari controindicazioni riguardanti questi frutti.

Ovviamente se la loro assunzione avviene in maniera massiva, come tutti gli eccessi, potremmo incorrere in problemi di varia natura, soprattutto dal punto di vista gastrointestinale, cosa da evitare in gravidanza quando lo stomaco tende già a soffrire.

Raramente si riscontrano reazioni allergiche a questo frutto ed il suo consumo non influisce sull’allattamento al seno.

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