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Linfociti Bassi in Gravidanza: è normale?

linfociti bassiI linfociti bassi in gravidanza sono una condizione piuttosto comune, anche se non è detto che per questo motivo sia da ignorare.

Le analisi del sangue di routine che ci accompagnano durante la gestazione potrebbero, infatti, evidenziare proprio questa problematica, che potrebbe essere avvisaglia di malattie più o meno gravi oppure di una semplice infezione.

Vediamo insieme di capirne qualcosa di più.

I valori ritenuti normali

Durante la gravidanza i valori di linfociti da ritenersi normali si aggirano tra i 3.500 e i 4.000 per millimetro cubo di sangue. Nel caso di valori inferiori a questa soglia, ci si può ritenere di essere in una condizione di leucopenia, ovvero di diminuzione di globuli bianchi.

Le cause più comuni

Le cause più comuni che possono portare ad una diminuzione dei linfociti durante la gravidanza sono:

  • Malattie del midollo osseo;
  • Leucemia;
  • Anemie di qualunque tipo, inclusa quella falciforme;
  • Meningite;
  • Infezione da tubercolosi;
  • Infezioni micotiche, ovvero causate da funghi;
  • Infezioni virali;
  • Problemi al funzionamento del sistema immunitario.

Si tratta di una lista in grado di spaventare anche la più coraggiosa delle mamme, che però va comunque intesa cum grano salis. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, il calo dei globuli bianchi durante la gravidanza è da imputarsi ad un calo delle difese immunitarie, in genere completamente fisiologico e normale, anche se valori particolarmente bassi dovrebbero essere comunque posti sotto attenzione medica.

Quali sono le possibili cure?

Non esistono cure in grado di ripristinare, senza indagare le cause della carenza, i linfociti nel sangue.

Con l’aiuto del medico e degli strumenti diagnostici appropriati dovremo infatti individuare quali siano le cause che hanno portato a questa diminuzione e soltanto successivamente intraprendere terapie che abbiano come scopo quello di in primis aggredire la malattia, per poi permettere ai linfociti di tornare ai loro valori ritenuti normali.

Non c’è sicuramente motivo di preoccuparsi immediatamente, basta consultarsi con il proprio medico, che combinando i valori bassi con altri sintomi riuscirà quasi sicuramente a darvi delle possibili diagnosi in breve tempo.

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