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Morbillo in Gravidanza: rishi per mamma e bambino

morbilloIl morbillo è una patologia estremamente infettiva che, sebbene colpisca principalmente durante l’infanzia, può presentarsi anche nell’età adulta del soggetto e, cosa più interessante per chi segue il nostro sito, durante la gravidanza.

Si tratta di una patologia che, sebbene perfettamente curabile, può causare più di qualche preoccupazione durante la gestazione.

Vediamo insieme quali sono le problematiche più tipiche per chi contrae il morbillo durante la gestazione.

I rischi

Il morbillo durante la gravidanza non è in grado in genere di causare danni, anche se andrebbe comunque tenuto sotto controllo. Dal momento in cui si manifesteranno le prime avvisaglie di patologia, si dovrà cominciare a sottoporsi a controlli frequenti.

In genere non ci sono rischi per il bambino, dato che le possibilità che il virus riesca ad infettare il feto sono decisamente basse. Nel caso in cui, evento rarissimo, il feto venga infettato dal morbillo, la possibilità di aborto spontaneo è purtroppo alta.

Per questo motivo in genere si ricorre a terapie tempestive, a base di immunoglobine, per tenere sotto controllo non solo le possibili manifestazioni del virus, ma anche e soprattutto quella che è la vitalità dello stesso.

Nel caso in cui l’infezione dovesse avvenire entro le ultime 3 settimane della gravidanza, il rischio che il bambino contragga il morbillo è alto. Il morbillo nel bambino può causare polmonite e, secondo studi recenti, anche favorire l’insorgenza del Morbo di Crohn in età adulta.

Si può curare il morbillo durante la gravidanza?

Certo che sì: si procede in genere con terapie a base di immunoglobine, che servono due scopi principali:

  • Limitare l’insorgenza delle manifestazioni più tipiche della malattia, che sebbene piuttosto innocue, possono comunque costituire un fastidio importante per chi sta affrontando la gravidanza.
  • Limitare la vitalità del virus, il che vuol dire mettere ad ulteriore riparo il feto, limitando a percentuali bassissime la possibilità che il virus vada ad attaccare il feto o il bambino dopo la nascita.

Il resto delle terapie non ha purtroppo efficacia contro il virus del morbillo. Questo però non vuol dire che potremo intraprendere una cura a base di immunoglobine per conto nostro: sarà sempre e comunque necessario appoggiarsi a quello che è il consiglio del medico, l’unico in grado di valutare con attenzione il vostro quadro clinico e dunque di indicare la terapia più appropriata.

Il fai da te, durante la gravidanza, va sempre evitato, soprattutto se non si hanno le capacità mediche di discernere medicinali e indicare terapie.

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