Abbiamo appena partorito, e nonostante sarebbe forse il caso di godersi una convalescenza che ci ricarichi nel corpo e nello spirito, le preoccupazioni e le ansie (spesso ingiustificate) cominciano a fare capolino all’orizzonte.
Abbiamo preparato un piccolo manualetto per aiutarti a superare le prime sei settimane senza che la tua nuova vita da mamma sia governata da ansia e paura.
1. Calma e gesso
Il bambino è sotto controllo medico, quindi di cosa dovresti preoccuparti?
Una volta lasciato l’ospedale però affronta la maternità con il piglio giusto: l’ansia non ti porterà da nessuna parte, anzi, non essere lucide rende impossibile prendere la decisione giusta, anche in caso di emergenze.
2. L’ombelico
L’ombelico del nostro bambino è oggettivamente spaventoso. E’ nero e sembra qualcosa che si sta avvicinando a grandi passi alla putrefazione.
Niente paura: tutto tornerà in ordine entro 3 settimane. Limitatevi a tenerlo pulito, pulendolo con qualcosa di asciutto, tamponando in caso di sporco eccessivo con un poco di alcol due volte al giorno.
3. I rigurgiti
Non preoccuparti: sono normali. Due modi per evitare che diventino troppo frequenti sono il ruttino, che non va stimolato solo a fine pasto ma ogni 3-5 minuti. Il secondo metodo? Tenete il vostro bambino in posizione eretta.
4. Il colore della cacca
Verde, gallina, marrone chiaro. Le mamme diventano in pochissimi giorni esperte dei milioni di toni che coprono lo spettro tra il verde e il marrone. Può essere liquida, in piccoli pezzettini o intera. Niente paura, al 99% anche la più strana delle cacche è normalissima. Un punto a favore dell’allattamento: la cacca non avrà alcun cattivo odore.
5. Il respiro
No, il vostro bambino non sta morendo. Dovrebbe respirare tra le 45 e le 60 volte al minuto, anche se a volte potrebbe avere delle normalissime piccole apnee che dureranno fino a 6 secondi. Il problema c’è invece quando il respiro è troppo frequente.
6. La routine e il sonno
Alcuni bambini possono dimostrarsi degli ossi particolarmente duri. Niente paura: siamo noi in controllo della situazione e stabilendo una routine del sonno sin da subito potremo passare notti più tranquille, e permettere al nostro bambino di riposarsi il necessario.
7. Il pianto
I bambini piangono. Non hanno altri modi di comunicare il loro malessere, grande o piccolo che sia. Imparerete prestissimo, con il vostro istinto di mamma, ad interpretare le diverse frequenze di pianto.
Per calmare il vostro piccolo usate lo stesso istinto che usate per capire cosa vi sta comunicando. Accarezzategli la schiena, portatelo in braccio per una piccola passeggiata dentro le mura domestiche. Offritegli qualcosa da succhiare e dondolatelo un po’. Il pianto sparirà per magia.