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Neonati: perché è meglio lasciarli piangere?

Secondo l’opinione diffusa di molti genitori, lasciare piangere per pochi minuti il proprio neonato non provocherebbe alcun danno.

Anzi, questo lo aiuterebbe a ritrovare calma e sonno. Tuttavia, nessuno di loro sa davvero cosa succede nei bambini quando continuano a piangere.

Il pianto del neonato e le conseguenze psicologiche in età adulta

Il metodo dell‘attesa progressiva di Ferber, pur non avendo alcuna validità pedagogica, è ancora utilizzato da molti genitori in tutto il mondo. Ma le conseguenze fisiche e psicologiche che ne scaturiscono potrebbero influenzare il neonato per tutta la vita.

Se un neonato piange senza essere rassicurato dai genitori, il suo livello di stress aumenta. Col suo pianto vuole sicuramente comunicarci qualcosa: forse ha dei dolori, ha fame o vuole solo un po’ di compagnia. Un neonato dipende totalmente dai genitori e non può occuparsi di se stesso da solo.

Se il bambino resta inascoltato, nel suo corpicino aumentano gli ormoni dello stress. Con l’avanzare del tempo, questo può danneggiare il sistema nervoso centrale con conseguenze anche nella crescita e nella capacità di apprendimento.

Il mancato intervento dei genitori viene interpretato come “nessuno mi aiuterebbe anche se piangessi sempre”. Questo spesso si traduce in problemi affettivi, insonnia e, crescendo, in ansia, depressione e problemi di dipendenza.

È risaputo che i neonati piangono di più se vengono ignorati. I genitori che non reagiscono tempestivamente a questi segnali non fanno bene né al piccolo né a loro stessi. I neonati non hanno la nostra percezione del tempo per capire se hanno pianto per due minuti o un’ora e quindi trarre conclusioni.

Cosa fare? Meglio coccolarli!

Alcuni studi fatti negli Stati Uniti hanno dimostrato come il sollecito al neonato e il contatto affettuoso portano benefici in fase di sviluppo. Nei test si è riscontrato che i soggetti che sono stati maggiormente coccolati e accuditi durante i primi mesi di vita se la sono cavata molto meglio in età adulta.

Godevano di salute migliore e minori tendenze depressive; risultavano più empatici e sensibilmente più produttivi rispetto a chi aveva ricevuto meno attenzioni.

Il miglior consiglio per i genitori è di ascoltare il proprio istinto, perché rispondere alle grida e al pianto dei propri figli è una reazione del tutto naturale.

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