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Neonato e diarrea: come muoversi

neonato e diarreaNei primi giorni di vita è normale che le feci del bambino siano liquide, in quanto la sua alimentazione è composta totalmente da latte materno o artificiale.

Quando le evacuazioni quotidiane iniziano ad essere eccessivamente frequenti e maleodoranti significa che il neonato ha la diarrea.

Come bisogna muoversi in questi casi per aiutarlo?

Alimentazione

Se state dando al bambino il latte artificiale è meglio sospenderlo.

L’allattamento al seno può continuare ed essere integrato con soluzioni reidratanti a base di sali minerali e glucosio, fermenti lattici, acqua o camomilla frequentemente dati al neonato, per evitare problemi di disidratazione.

Cause

Le cause di diarrea possono essere:

  • Inserimento di un nuovo alimento nella dieta del neonato, a cui non è necessariamente allergico ma è comunque meglio non ignorare il problema e interrompere momentaneamente la somministrazione.
  • Contrazione di un virus intestinale, spesso contatta in ambienti come nidi infantili in cui i neonati entrano a contatto con altri bambini.

Contattare il pediatra

Se il bambino soffre di questo disturbo per più di 48 ore è necessario non sottuvalutare il problema e contattare il pediatra per avere una visita più dettagliata.

Soprattutto nei casi in cui, oltre alla diarrea, si presentino altri sintomi, quali:

  • Presenza di febbre e di vomito
  • Presenza di sangue, muco o pus nelle feci
  • Perdita di peso
  • Evidente stato di debolezza
  • Difficoltà ad urinare
  • Dolori addominali

Nei casi virali il pediatra prescriverà anche la somministrazione di antibiotici.

Vaccino contro il Rotavirus

C’è la possibilità di vaccinare il proprio bambino contro virus gastrointestinale del rotavirus, che colpisce i bambini dai cinque anni in giù.

Questo virus è diffuso in tutto il mondo ed è la causa di forti epidemie di diarrea acuta che provoca disidratazione e, in alcuni casi gravi, potrebbe richiedere anche il ricovero ospedaliero.

Prima di procedere con il vaccino è sempre meglio chiedere il consulto del pediatra.

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