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Parto plurigemellare: conosciamolo meglio

Le gravidanze plurigemellari sono rarissime, ma in caso di terapie per la fertilità la percentuale aumenta. Le gravidanza vengono chiamate plurigemellari, quando la mamma porta in grembo da 3 piccoli in su.

Una gravidanza gemellare spontanea è piuttosto rara, se non si ricorre a terapie per la fertilità, la percentuale sfiora appena l’1% dei casi. La presenza in famiglia di altri casi di gravidanze plurigemellari aumenta la probabilità che la futura mamma abbia più di un piccolo nella pancia.

Se stai aspettando più piccoli o sai di avere una familiarità di parti gemellari, sei sulla guida giusta. Vediamo ora di conoscere meglio le caratteristiche del parto plurigemellare. Buona lettura.

Parto plurigemellare: le caratteristiche

Per chi aspetta tre o più bambini, la gravidanza è molto diversa rispetto a quella delle altre mamme per una serie di motivi:

  • La futura mamma può accusare da subito sintomi intensi;
  • Il pancione si vede quasi immediatamente;
  • Il parto è più lungo e difficoltoso e spesso si opta per il cesareo per evitare la sofferenza ai piccoli e alla mamma;
  • La mamma ha bisogno di più riposo e più aiuto;
  • Il parto avviene spesso in anticipo.

La gravidanza multipla si conclude anticipatamente nella maggior parte dei casi, sia in modo spontaneo che per scelta dei medici. In alcuni casi, però, l’utero potrebbe essere capace di sostenere la gravidanza fino alla fine, ma esiste un rischio maggiore per la solidità della placenta.

Quando avviene il parto

Una gravidanza normale arriva a termine fra le 37 e le 42 settimane. Una gravidanza gemellare o plurigemellare, di solito non va oltre le 37 settimane. Un anticipo del genere non causa rischi importanti per i neonati, perché è una prematurità lieve che in genere si risolve senza conseguenze con una permanenza di pochi giorni in terapia intensiva neonatale.

Il taglio cesareo è l’eventualità più probabile, ma è possibile che la donna riesca ad affrontare il parto anche per via naturale.

Se i gemelli sono in posizione cefalica (ovvero la posizione corretta), è possibile che la mamma riesca nel parto naturale, se sono in posizione podalica la situazione cambia. In caso di posizione podalica è necessario optare per un parto cesareo.

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