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Partorire in acqua, tutto quello che c’è da sapere

Sole BambiniSentiamo parlare sempre più spesso del parto in acqua e un numero sempre maggiore di strutture ospedaliere si sta attrezzando per offrire questo servizio alle future mamme.

Ma come funziona il parto in acqua? Quali sono i vantaggi del parto in acqua per la madre? Quali sono i vantaggi del parto in acqua per il bambino? Se stai cercando informazioni a riguardo, allora sei nel posto giusto perché oggi troveremo insieme una risposta a tutte queste domande!

In che cosa consiste il parto in acqua? Quando si può fare?

Il parto in acqua è un metodo completamente sicuro per mettere al mondo il tuo bambino, a parte che rispetti tutte le indicazioni per poterlo fare. Tutto quello di cui si ha bisogno per poter fare il parto in acqua è che il tampone vagino-rettale del terzo trimestre risulti negativo.

Inoltre, per eseguire il parto in acqua, è fondamentale che il piccolo non si trovi nella posizione podalica e che la madre abbia affrontato la gravidanza senza alcun tipo di problema.

Il parto in acqua consiste quindi proprio nell’espulsione del feto all’interno di un’apposita vasca in cui la madre può entrare quando le contrazioni sono attive e regolari e quando ha raggiunto una dilatazione di quattro centimetri.

Quali sono i vantaggi per la madre?

I vantaggi per la madre che decide di eseguire il parto in acqua sono diversi e possono essere riassunti nei seguenti punti:

  • I tempi del travaglio sono ridotti rispetto al parto normale;
  • La futura mamma si sentirà completamente a suo agio e produrrà gli ormoni del piacere che contrastano il dolore del parto;
  • Il rilassamento favorisce anche la dilatazione del collo dell’utero;
  • I tessuti sono maggiormente irrorati ed elastici e saranno meno soggetti alla lacerazione;
  • Anche l’acqua calda allevia la percezione del dolore.

Quali sono i vantaggi per il bambino?

I vantaggi di cui invece gode il bambino sono i seguenti:

  • Il parto avviene in modo più graduale perché l’ambiente e la situazione sono più tranquilli;
  • Passa dal liquido amniotico all’acqua della vasca, senza subire subito il trauma del contatto con l’aria;
  • Le endorfine che produce la madre, grazie al rilassamento, raggiungono anche il piccolo.

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