Complice l’estrema moda importata dagli Stati Uniti, l’alcol figura ormai tra gli alimenti da eliminare assolutamente durante la gravidanza.
Si tratta di una convinzione così diffusa e così radicata che sorseggiare un bicchiere di vino mentre si fa bella mostra di un pancione è occasione di pubblico scandalo.
Ma è qualcosa di fondato? Oppure un bicchierino ogni tanto può addirittura aiutare noi e il nostro bambino? Vediamolo insieme.
Uno studio danese
A cercare di dirimere la questione una volta per tutte è arrivato uno studio dell’Università di Aarhus. Sono stati analizzati 1628 bambini di cinque anni, divisi in gruppi di controllo a seconda della quantità di alcol consumata dalla madre durante la gravidanza.
I figli di chi ha consumato fino a 8 porzioni di alcolici alla settimana durante la dolce attesa non hanno riportato effetti negativi sulle loro capacità cognitive e psico-affettive.
8 porzioni, praticamente un bicchiere di vino al giorno, che però secondo alcuni medici potrebbe essere troppo non solo per una donna in gravidanza, ma anche per una donna che non ha bambini dentro di sé da nutrire.
E allora? Posso bere quanto voglio?
No. Negli Stati Uniti, dove si beve in genere più che da noi, 1 bambino su mille nasce con la sindrome fetale da alcol. Si tratta di una sindrome che colpisce i figli di alcolisti e che causa seri problemi allo sviluppo psico-fisico e affettivo.
Quindi meglio stare lontani da quegli 8 bicchieri suggeriti dall’università di Aarhus, anche se, nel caso in cui volessimo concederci una piccola porzione del nostro vino preferito, non buttiamola in tragedia. Si può bere raramente e in moderazione, senza che si causino danni a nessuno.
La soglia è incerta, meglio giocare sicuro.