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Psicologo infantile: può essere utile?

Crescere un figlio, si sa, è una cosa complessa: affascinante, coinvolgente, motivante, ma estremamente difficile. Sono in molti a domandarsi se non sarebbe stato opportuno allegare un libretto di istruzioni al pargolo durante la nascita.

I genitori sono prima di tutto persone, con le loro fragilità, le loro insicurezze e non sempre si riescono a gestire le situazioni che riguardano i bambini o più spesso, i ragazzi, come si desidererebbe fare.

Durante lo sviluppo l’essere umano va in contro a cambiamenti di vario genere e di varia entità. Non necessariamente bisogna essere colpiti da particolari e critiche situazioni per pensare o desiderare di avere un aiuto.

Perchè ricorrere alla psicologia infantile

In linea di massima la psicologia infantile permette a mamma e papà di lavorare in primis sulla genitorialità. Una sorta di “libretto di istruzioni” sopra citato.

È molto frequente infatti, che correggere un comportamento inconsapevolmente sbagliato di un genitore conduca alla naturale risoluzione del problema che disturbava il bambino.

Quando questo non è sufficiente, lo psicologo può chiedere di incontrare il bambino per instaurare con lui una comunicazione semplice ma mirata, spesso somministrando dei test in forma ludica.

Se viene ritenuto necessario si passa ad una vera e propria psicoterapia; sistemica, quindi che coinvolga tutta la famiglia, o individuale.

Avere delle linee guida da seguire, conoscere ciò che si nasconde dietro ai comportamenti dei propri bambini, rende i genitori più consapevoli, più sereni, più “educati”.

Rappresenta inoltre un momento di intimità, durante il quale tutto il mondo viene chiuso fuori e tutta l’attenzione è proiettata all’interno del nucleo familiare.

Perché ancora si preferisce non ricorrere alla psicologia infantile

I motivi principali per cui ci si sente di dover ricorrere all’aiuto di uno psicologo infantile sono le difficoltà d’apprendimento, iperattività e difficoltà di gestione, difficoltà a separarsi da un oggetto, ecc…

Sebbene non siano situazioni considerate “gravi” spesso accade che un genitore voglia minimizzare i comportamenti dei figli, o che tema una diagnosi che dimostrerebbe la sua inadeguatezza la ruolo.

Ricorrere allo psicologo viene vissuto da alcuni genitori come una sconfitta o una vergogna, o si pensa possa essere traumatico per il bambino, ma ci teniamo a ribadire che non è affatto così.

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