Ricca di vitamine, fibre e sali minerali la frutta è un alimento insostituibile e non deve mancare durante lo svezzamento.
E’ importante tener presente che non tutta la frutta ha lo stesso livello di digeribilità e pertanto, prima di introdurla nell’alimentazione di un neonato, è meglio fare qualche considerazione.
Vediamo insieme quale frutta scegliere nelle prime fasi dello svezzamento.
La frutta per iniziare
I primi frutti da proporre ad un neonato sono quelli che hanno un sapore più delicato e che sono maggiormente digeribili: mele, pere e prugne.
Quando il bambino si è abituato a questi nuovi sapori è possibile introdurre frutti di più complessa digeribilità come banana, albicocche, pesche, nespole, clementine e arance.
Nel primo anno di vita bisogna fare attenzione a non introdurre frutti allergizzanti, come: fragole, kiwi, uva, cachi, fichi, anguria, melone, ciliegie e tutta la frutta secca.
Alcuni pediatri consigliano di introdurre questi frutti addirittura al secondo anno di vita, perché dopo i 2 anni lo stomaco del bambino è maturato abbastanza da poter prevenire l’insorgere di eventuali reazioni allergiche.
Frutta in vasetto
Molte mamme decidono di iniziare lo svezzamento con la frutta in vasetto, acquistabile in qualsiasi supermercato o negozio di alimentazione biologica.
La frutta confezionata ha un sapore meno forte e serve per abituare il bambino ai nuovi sapori diversi dal latte materno.
Frutta fresca
Dopo aver abituato il bambino alla frutta confezionata è possibile passare alla frutta fresca, che può essere preparata in diversi modi: frullata, grattuggiata, cotta e spremuta.
E’ bene ricordarsi che la frutta fresca deve sempre essere sbucciata prima di essere somministrata al bambino.
Avendo un sapore abbastanza diverso da quella in vasetto è possibile che inizialmente il bambino possa rifiutarsi di mangiare. Proprio per evitare questi inconvenienti molte mamme decidono di introdurre subito la frutta fresca, per evitare di proporre troppi sapori differenti.