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Quando il bimbo fa i capricci lo accontenti? Ecco perché ottieni un effetto contrario

Molti genitori si trovano a dover fare i conti con un figlio capriccioso, e per correre ai ripari le tentano tutte senza magari ottenere il risultato sperato.

Si tratta di un problema che diventa talvolta ingestibile, tanto da dover ricorrere a specialisti del settore e ad educatori infantili.

Questi professionisti descrivono chiaramente le cause e le soluzioni al problema.

Capricci, cosa accade al bambino?

Il capriccio può essere espresso con delle semplici esclamazioni di dissenso per arrivare a vere e proprie manifestazioni violente del bambino.

Gli studi effettuati in materia dimostrano in modo chiaro quali possano essere le origini e quali possano essere le soluzioni.

I capricci sono uno strumento di comunicazione che il bimbo ha per mostrare determinati bisogni, come la rabbia, la noia, il sonno, la fame o un qualche tipo di malessere e per poter attirare l’attenzione su di sè.

L’istinto naturale del genitore, afflitto dal continuo disagio dimostrato dal figlio, è quello di cedere ed accontentare qualsiasi tipo di capriccio.

Questo è una reazione errata, e i motivi sono semplici.

Se si finisce per cedere ed essere accondiscendenti il bambino si farà l’idea che quella sia la strada giusta per ottenere qualsiasi cosa desideri.

Dunque non farà altro che peggiorare la situazione invece di alleviarla: i capricci cresceranno sempre di più con maggiori espressioni di aggressività.

Approccio costruttivo

Se accontentarli è sbagliato, come gestire allora un capriccio?

A tal riguardo esistono delle dritte che ogni genitore può mettere in pratica.

  • Invitarli alla calma e a riflettere senza essere però arrabbiati o scendere al suo stesso livello;
  • Se dopo aver suggerito la calma, questa non viene raggiunta, allora proviamo ad ignorarli. Nella maggioranza dei casi, se il bimbo non riceve nessuna attenzione, tenderà a cercare un altro modo per far tornare l’attenzione su di lui che spesso corrisponde al dialogo;
  • Rimanere coerenti. Se si promette qualcosa al bimbo ed esso non si comporta bene, bisogna negarglielo anche a malincuore.

Dopo aver usato questa terapia d’urto è fondamentale andare a lavorare sulla comunicazione in generale con i propri figli. Meno barriere si pongono gli uni dagli altri e meno possibilità ci sono di cadere in un capriccio da parte di questi ultimi.

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